Comprare Casa: Gli errori comuni durante l’acquisto

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La compravendita di un’abitazione è sempre un azzardo pericoloso che, per coloro poco ferrati in materia, corrisponde ad un rischio concreto – tradotto, in sintesi, acquistare una casa è un processo articolato e complesso che si declina in moltissime operazioni di cui i giovani, per lo più, sono completamente all’oscuro: vediamo, di conseguenza, quali sono gli errori più comuni che un cliente commette durante l’acquisto o la vendita di una casa!

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Conti, mutuo e imposte: le paure del cliente

Acquistare una casa, come abbiamo accennato in precedenza, è davvero un’impresa, e spesso non solo per via della rigidità dell’operazione, ma anche per via dei costi altissimi che caratterizzano il mercato immobiliare in Italia.

Dopo anni di crisi finanziaria ed economica, infatti, il mercato immobiliare sta cercando a stento di riprendere fiato – in ogni caso, i dati parlano più che chiaro e una ripresa nella compravendita e nell’ambiente bancario sta gradualmente prendendo piede e il contante inizia a circolare in modo sano e corretto.

Tutto ciò, unito ai tassi d’interesse ai minimi storici, rappresenta il momento giusto per accingersi ad acquare una casa in Italia senza spendere un patrimonio.

Detto ciò, gli errori più comuni che si commettono nel processo di acquisto di una casa sono i seguenti, che vi riproponiamo sotto forma di consigli ed accortezze: in particolare, è importante fare bene i conti – secondo alcune statistiche, infatti, in Italia, in base a degli importanti studi nazionali, i cittadini non possiedono la giusta cultura finanziaria e perciò l’acquisto di una casa rappresenta il più grande investimento per molti piccoli contribuenti italiani.

E’ importante avere un’adeguata preparazione finanziaria per affrontare un processo così complicato ed articolato.

Inoltre, non bisogna mai dimenticare che oltre al prezzo fisso dell’immobile è importante aggiungere circa il 10% del costo complessivo, che si traduce nel pagamento dell’IVA, se la casa è nuova o appena costruita, oppure delle svariate imposte di registro, catastali e via dicendo, da pagare se l’abitazione è di seconda mano. Non bisogna mai dimenticare se la caparra non viene recuperata nei tempi opportuni, l’esborso necessario per sistemare le carte e i documenti non sarà per nulla di secondo piano.

Successivamente, consigliamo di svolgere i conti sul mutuo in modo preventivo, ed includere anche spese e imposte – l’importa ipotecaria, ad esempio, vale circa il 2% dell’importo del mutuo, e ricordiamo che la stragrande maggioranza delle banche pretende un’assicurazione su quest’ultimo, un po’ per assicurarsi che quest’ultimo venga pagato nei tempi prestabiliti, e un po’ per cautelarsi contro i rischi di tutti i giorni, come ad esempio la perdita di lavoro o il decesso del contraente – tutto ciò, ovviamente, è estremamente utile sia per l’istituto bancario che per il cliente ma ha un costo piuttosto alto.

Bisogna, infine, tenere in considerazione i soldi per i mobili e gli imprevisti, e cioè svolgere un bilancio preventivo a cui si dovrebbero aggiungere i costi dell’arredamento e un fondo extra per tutto ciò che non potrebbe andare durante il processo di compravendita e via dicendo.

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