Libretto di risparmio: Come scegliere per risparmiare

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Tra le varie forme per risparmiare troviamo i libretti di risparmio, che fino a qualche anno fa rappresentavano una delle soluzioni migliori per mettere al sicuro il proprio risparmio. Il libretto di risparmio è una forma di risparmio a rendimento molto diffusa che permette il deposito di soldi con tassi di interesse più vantaggiosi rispetto a quelli del conto corrente tradizionale.

Libretto di risparmio

Che cos’è il libretto di risparmio

Il libretto di risparmio è un contratto che viene rilasciato da un istituto bancario o dalle Poste Italiane ad un risparmiatore che vi apre un conto. Sul libretto vengono annotate tutte le operazioni compiute dal titolare, sia in entrata che in uscita, in modo tale che sia possibile in ogni momento conoscerne il saldo esatto, l’istituto, poste/banca, si impegna in qualsiasi momento a restituire la somma.

Lo svantaggio del libretto è che non offre la possibilità di versare assegni o chiedere piccoli prestiti senza busta paga, come è possibile fare con il conto corrente.

Esistono diverse tipologie di libretti di risparmio, che si differenziano per l’età dei contraenti e per il tipo di rendimento offerto. La prima sostanziale classificazione dei libretti di risparmio separa quelli nominativi da quelli al portatore.

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Tipologie di libretto di risparmio

Come abbiamo già accennato, i libretti di risparmio più comuni sono:

  • Libretti nominativi
  • Libretti al portatore

Libretti nominativi

I libretti nominativi prevedono l’intestazione ad una persona fisica o giuridica, alla quale possono essere associati altri cointestatari, e soltanto questi soggetti sono abilitati al versamento o al prelievo di denaro sul libretto in questione. Per compiere qualunque operazione sarà necessario esibire un documento di identità.

I libretti nominativi possono prevedere particolari deleghe, emesse da uno degli intestatari, che consentano a soggetti terzi di operare, previa esibizione della delega stessa e di un documento di riconoscimento.

Libretti al portatore

I libretti al portatore invece, pur prevedendo in ogni caso l’intestazione ad una persona giuridica o fisica, offrono la possibilità a chiunque ne detenga il possesso materiale in un determinato momento di effettuare versamenti di denaro o prelievi, fermo restando l’obbligo di esibizione di carta d’identità o altro documento valido.

Una recente legge ha previsto per questa tipologia di libretti un tetto massimo di 1000 euro: superata tale cifra sarà necessario cambiare tipologia di prodotto finanziario, pena multe che possono arrivare addirittura a coprire l’intero importo del libretto.

Differenza tra libretto di risparmio e conto corrente

La differenza tra libretto di risparmio e conto corrente sostanzialmente sta nelle spese di gestione, che nel primo prodotto sono praticamente nulle. Al conto corrente possono infatti essere associate carte di credito e libretti di assegni e può essere prevista la possibilità di andare in rosso, mentre il libretto consente soltanto di versare e prelevare contanti.

Alcune banche permettono di accreditare automaticamente la pensione sul libretto di risparmio e offrono gratuitamente una carta magnetica, simile ai comuni bancomat, che consente di prelevare anche dagli sportelli automatici.

Tassi d’interesse

In merito ai tassi d’interesse forniti ai titolari di libretto di risparmio, ogni banca ha le sue politiche interne: solitamente per le somme depositate su libretti intestati a minori si offrono interessi un po’ più alti, ma è bene informarsi dettagliatamente su tutte le offerte disponibili prima di scegliere di depositare i propri soldi utilizzando questo strumento.

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