Il Castagno: Cosa sapere prima di piantarlo e come curarlo

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castagno

Il castagno, dal nome scientifico Castanea sativa, è un albero da frutto molto diffuso nella nostra penisola e in tutta l’area del mediterraneo. Viene considerato un frutto minore in quanto la sua produzione non è di primaria importanza come può essere ad esempio quella dei frutti di un meleto.

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Periodo migliore per impiantare

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Impiantare un albero di castagno ha migliore efficacia nel periodo autunnale. Stesso discorso per la semina, va fatta prima dell’inizio dei freddi invernali.

Esigenze particolari del castagno

Il castagno è una pianta che richiede attenzioni particolari nelle prime fasi di crescita, successivamente può andare avanti in maniera autonoma senza grossi accorgimenti.

La parte fondamentale nel castagneto è l’irrigazione che va di pari passo con la concimazione.

Prima di prendere opportuni accorgimenti su questi due importanti temi, impariamo a conoscere il tipo di terreno sul quale possiamo mettere il nostro castagno.

Il Terreno

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Il terreno che ospiterà il nostro castagno dev’essere un terreno mediamente fresco, profondo e con un ph compreso tra 5 e 6.5. Il castagno non va assolutamente d’accordo con terreni ricchi di calcare, terreni compatti e sabbiosi.

Esposizione

Il castagno non ha esigenze particolari di esposizione, però la cosa può variare a seconda del tipo di utilizzo del castagneto. Se si tratta di qualche albero da fresco, allora non dobbiamo preoccuparci. Se invece si tratta di un castagneto per raccolta di frutti, allora è bene che il nostro castagneto abbia una maggiore esposizione, e che sia posizionato lontano dall’ombra di altri grandi alberi vicini, tendenzialmente più grandi di un castagno.

Tecniche di impianto

Per piantare un castagneto possiamo impiantarlo oppure seminarlo.

Rechiamoci in un vivaio che tratta piante di castagno e scegliamo la varietà a noi più gradita.

Coltivazione da seme

La semina del castagno è la modalità di coltivazione più consigliata in casi domestici.

I semi si interrano a distanza di 10-15 cm e si utilizza un terreno sciolto con capacità organiche ottimali. Si creano dei solchi distanziati circa 50 cm l’uno dall’altro, dove verrà infilata la nostra castagna, e lasceremo sviluppare le piante per circa 1-2 anni.

In questo periodo avremo modo di eliminare le piante deboli, e selezionare le piante che crescono in maniera forte e robusta. A partire dal quinto anno si può procedere alla messa in dimora del castagno.

Messa in dimora diretta

Il vivaista, solitamente, ci venderà esemplari di almeno due anni che sono già pronti per la messa in dimora.

Questa va effettuata necessariamente prima delle gelate invernali, altrimenti corriamo il rischio di far morire la pianta.

Durante la messa in dimora della nostra pianta potremo preparare il terreno con un composto di letame bovino, solfato di potassio-50 e perfosfato minerale-19, da calcolare a seconda della metratura del nostro terreno. In linea generale si consiglia anche un fondo concime di circa 30 kg di letame maturo da sistemare nella buca della pianta.

Irrigazione

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L’irrigazione delle piante giovani di castagno è una fase fondamentale nella loro crescita. A seconda della zona, andranno irrigate ogni 20-25 giorni, più frequentemente in caso di forte caldo. Utilizzate delle adacquature se necessario.

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