Un prestito corrisponde in una sorta di scambio che ovviamente ha un’accezione non del tutto fraterna, nel senso che di solito con la parola prestito si fa riferimento ai “prestiti a interesse” ovvero quelli per cui oltre la somma o il bene ricevuti si deve anche restituire una certa somma di interesse, un po’ come a ricompensare il servizio.
Parliamo di fatti: stando a quanto afferma l’Agenzia delle Entrate l’agevolazione fiscale sugli interventi di ristrutturazione edilizia è disciplinata dall’art. 16-bis del Dpr 917/86. La novità è che per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2019 è possibile usufruire di una detrazione più elevata (50%) e il limite massimo di spesa è di 96.000 euro.
Questo vuol dire che si può beneficiare di questa alta detrazione per interventi che hanno a che fare con la propria casa e la sua gestione mantenimento appunto la ristrutturazione, un po’ la riqualifica della propria abitazione.
Ora che abbiamo una qualche idea su cifre e leggi capiamo come attuarlo e in quali situazioni.
In maniera molto diretta e schematica vi proponiamo un elenco di soggetti che possono diventare beneficiari di tale tipo di mutuo: innanzitutto c’è sicuramente il proprietario o il nudo proprietario che è il titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie).
Da qui poi tutti coloro che da lui possono godere del bene a loro volta, quindi l’inquilino o il comodatario e in fine i soci di cooperative divise e indivise, i soci delle società semplici, gli imprenditori individuali, solo per gli immobili che non rientrano fra quelli strumentali o merce.
Come si può capire i beneficiari non sono solo i proprietari in sé per sé ma coloro i quali vanno poi ad effettuare le spese poiché a punto sono loro a pagarle.
Ma è comunque fondamentale che rientri in una delle categorie degli aventi diritto sopra elencate e che il suo ruolo sia ben specificato quando si va a fare la richiesta.
È importante tener presente i tempi del prestito, infatti bisogna fare richiesta prima di iniziare qualunque tipo di attività e lavoro.
È necessario fare una comunicazione ed eseguire i pagamenti tramite bonifico bancario o magari postale; sicuro è che vada evitata ogni forma “sottobanco “perché altrimenti nessun importo potrà essere detratto.
Dunque, diffidate da quelle aziende o operai che vi offrono un prezzo “con IVA” e uno senza allo scopo di farvi pagare a nero con la promessa di uno sconto sull’IVA, come se non fosse un loro problema ma un vostro.
Non tute le proprietà permettono di godere dell’ecoprestito, ma solo quelle dette a destinazione residenziale o simili, questo vuol dire che ci debba essere l’intenzione di viverci.
Non solo la residenza è la caratteristica determinante per l’ottenimento del prestito ma anche l’accatastamento.
L’accatastamento è per definizione il censimento di un immobile, ovvero lo si va ad indentificare, ne si attesta l’esistenza.
D’altronde ha senso pensare che si ristrutturi un edificio esistente e non uno che ancora non c’è.
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