Pittura termica: Costi, normative e funzioni

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Che cosè la pittura termica?

La pittura termica è, da non molti anni, la scelta più adottata e conveniente per chi intende, non solo tinteggiare le pareti del proprio immobile, ma conferire ad esso anche una certa capacità di uniformazione termica, e dunque una certa efficienza a mantenere stabile la temperatura di un edificio o della zona in cui essa viene applicata.

Si tratta infatti di una soluzione sviluppata ad hoc per l’edilizia contemporanea, risultata molto proficua negli ultimi anni.

Composta da diverse microsfere cave in vetro (generalmente il 10%) o talvolta da particelle in ceramica e da resine – che le conferiscono capacità di riflesso dei raggi infrarossi – essa è in grado di creare uno spessore propedeutico all’isolamento della parete che ricopre, proteggendola da potenziali sbalzi termici.

Di base, questo tipo di tinteggiature, sono prodotti all’acqua per interni, costituiti da leganti organici, pigmenti, diluenti acquosi e speciali cariche minerali, perciò non troppo costosi e di basso impatto ambientale.

Questo tipo di pittura viene spesso chiamata, impropriamente, anche “termoisolante”.

L’associazione di prodotti vernicianti e di isolamento termico viene, infatti, spesso utilizzata a livello commerciale per vendere prodotti dalle straordinarie proprietà, ma occorre fare chiarezza innanzitutto sul termine “termoisolante” e rendersi conto del perché esso risulti del tutto improprio nell’ambito della questione.

Seppure questo tipo di pittura sia in grado di contribuire a un miglioramento dell’isolamento, dal punto di vista tecnico non è di certo in grado di isolare termicamente in modo accurato né una stanza, tanto meno un edificio.

Un qualsiasi materiale deve rispettare, infatti, determinati principi delle fisica tecnica con cui vengono definiti i parametri per valutare l’efficacia di isolamento termico in un edificio durante l’inverno, e tra i più importanti si collocano: la conducibilità, ovvero l’attitudine di un materiale a trasmettere calore, e la resistenza termica Rt, che definisce la capacità di un materiale o di un sistema di opporsi al passaggio di calore, espressa tramite il rapporto tra lo spessore e la conducibilità di un dato materiale.

Essendo dunque questi parametri strettamente legati allo spessore della sostanza in questione, è chiaro che la resistenza termica del materiale non potrà mai soddisfare i valori utili a conferire a quest’ultimo ottime capacità di isolamento termico, per ovvie ragioni.

È infatti impensabile che una pittura, per avere le stesse prestazioni di un buon pannello isolante, venga applicata con uno spessore di almeno due centimetri, o che abbia dei valori di conducibilità talmente bassi da essere lontanissimi perfino da quelli dei materiali di ultima generazione.

Vi sono in commercio diverse varianti di pittura termica, ciascuna delle quali indicata ad una specifica superficie muraria per poter sortire l’effetto riflettente desiderato.

A volte vengono aggiunte alle tradizionali vernici termiche anche additivi chimici appositi per migliorarne le prestazioni anche negli ambienti più esposti a sbalzi climatici.

pittura termica

Funzioni e caratteristiche della pittura termica

La principale funzione della pittura termica è quella di uniformare la temperatura sulle pareti, in modo da ridurre la possibilità di formazione di condensa sulle superfici interne degli ambienti più umidi.

Le pareti tinteggiate con pittura termica possiedono delle capacità di resistenza all’usura, ed in particolare all’umidità, molto importanti nell’ambito casalingo.

Per una parete esposta all’umidità o agli sbalzi di temperatura, infatti, è sempre bene usare una pittura che non solo dia una resa estetica soddisfacente ma che riesca anche a preservare intatta la qualità del supporto.

Questa tipologia di pittura è adatta sia per la tinteggiatura di interni che di pareti esterne.

La pitture termica è, infatti, ideale per innumerevoli ambienti, quali pareti interne soggette alla formazione di condensa (bagno, cucina), locali soggetti a forte condensa di vapore (caseifici, birrerie, cantine, pastifici, ecc.), o ancora ambienti in cui è necessario garantire l’igiene (bagni, cucine, spogliatoi sportivi, ospedali). Sono inoltre adatte a risolvere situazioni particolari come problemi di ponte termico (nei caso in cui ci sia poca differenza sulla parete) o di muffe e condensa.

 

Vantaggi e svantaggi della pittura termica

Notevoli risultano essere i vantaggi offerti da questa tipologia di intonaco, tra cui il fatto di essere un prodotto a basso impatto ambientale e di poter essere diluito con acqua, quindi potenzialmente economico.

Le modalità di applicazione del prodotto non sono differenti da quelle tradizionali, salvo per la necessità di passare almeno due mani di pittura termica, per rendere la stessa più efficiente.

L’indiscutibile vantaggio della sua applicazione risiede principalmente nella capacità di allungare la vita del film secco e di evitare la formazione di muffe e batteri, nonché di garantire l’adeguata traspirabilità al vapore acqueo.

La pittura, infatti, aiuta a mantenere controllata l’umidità di stanze soggette ad alterazioni termiche e di umidità brusche, come cucina e bagni, ma anche di  angoli freddi di camere situate a nord, il cui isolamento termico non risulta efficace.

È utile notare che la pittura ad effetto termico garantisce, inoltre, un mantenimento del calore nell’ambiente non indifferente, accrescendo il comfort abitativo.

Per quanto riguarda l’isolamento termico, è opportuno precisare che, seppur questo tipo di pittura può effettivamente contribuire all’aumento delle prestazioni energetiche della casa, non può tuttavia sostituire in toto un vero cappotto termico o altri interventi strutturali altrettanto atti all’isolamento.

È opportuno notare inoltre che il massimo delle prestazioni del materiale si notano prevalentemente nel periodo estivo, per via della capacità termoriflettente, che risulta essere più significativa rispetto a quella isolante.

Vantaggi e svantaggi della pittura termica

I costi della pittura termica

Per quanto riguarda l’aspetto economico, la pittura termica presenta, per ovvi motivi, dei costi più elevati rispetto alle tradizionali pitture semplici.

Il prodotto è generalmente venduto, al dettaglio, in barattoli da almeno 10 L, e lo si può trovare in negozi appartenenti a catene operanti nella grande distribuzione, e specializzate in edilizia, bricolage, fai da te, manutenzione, ecc.

I prezzi dipendono perlopiù dalla tipologia della pittura (contenente o meno additivi chimici), dal brand della stessa, dalla quantità di pittura contenuta nel barattolo e dalla colorazione.

Tuttavia la fascia di prezzo media oscilla, generalmente, tra i 5 e i 10 euro/L, per un prezzo complessivo al barattolo che può variare dai 50 ai 150 euro.

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