Lo Stato italiano ha l’obiettivo di ridurre entro il 2030 le emissioni del fastidioso gas serra di almeno il quaranta percento rispetto ai livelli dell’inizio dell’ultimo decennio dello scorso millennio; tale obiettivo è accomunato fra tutti i ventisette paesi dell’Unione Europea, che stima investimenti per circa cento miliardi di euro all’anno in ristrutturazioni e rese in efficienza energetica.
Oltre ai suddetti fondi pubblici, sarà reso disponibili e indispensabili anche e soprattutto l’intervento da parte delle istituzioni private, in particolare delle banche che erogano mutui ai cittadini.
Una particolare commissione interna all’Unione Europea, la EMF-ECBC, ovvero “European Mortgage Federation – European Covered Bond Council”, ha lanciato un’iniziativa chiamata “Energy Efficient Morgages Action Plan”, che coinvolge le principali banche italiane, così come quelle nel resto dell’unione, per promuovere sul mercato i mutui a favore dell’efficienza energetica; tale finalità è volta a creare un circolo ridondante fra gli istituti di credito e i loro clienti, i quali potranno accedere a prestiti agevolati per ristrutturare la loro abitazione per acquistarne una nuova, a patto che sia a basso impatto ambientale.
Tutto ciò è stato organizzato per incentivare i famosi “mutui verdi”, ossia finanziamenti concessi dalle banche ai privati cittadini e alle piccole aziende per nuove costruzioni e ristrutturazioni immobiliari per il miglioramento energetico e antisismico.
Le condizioni sono, ovviamente, molto più convenienti per il cliente; riguardano, infatti, tassi più bassi o addirittura variabili che scendono progressivamente, man mano che i lavori di resa in efficienza avanzano e vengono completati.
L’iniziativa è organizzata nell’ambito di una riqualificazione attuata in concrete azioni nell’universo dell’edilizia: ciò si traduce, per il consumatore, in una decisiva riduzione in termini di costo delle bollette energiche, e nel possesso di una casa che, una volta ristrutturata del tutto garantirà un risparmio fino ai ventiquattro mila euro nei successivi trent’anni, secondo gli esperti della Commissione Europea dell’unione.
Inoltre, è ovvio che l’efficienza energetica ridurrà drasticamente la svalutazione a lungo termine di ogni immobile a cui è stato applicato il suddetto programma.
L’inizio del programma per l’erogazione dei mutui verdi nel nostro paese partirà con una prima fase sperimentale nel mese di Giugno, e le varie banche e gli istituti di credito saranno direttamente responsabili nel loro aderimento, proponendo finanziamenti adatti ad ogni cliente.
In conclusione, i mutui verdi sono un vantaggio per l’ambiente, per il consumatore, e per le banche, le quali possono usufruire dei fondi messi a disposizione dall’Unione Europea. I mutui verdi rappresentano il futuro e si prevede una loro espansione a macchia d’olio.
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