Ipoteca giudiziale: cos’è, le tipologie e come fare per rimuoverla

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Cos’è l’ipoteca giudiziale, le tipologie, le differenze tra quella volontaria e quella legale, come iscrivere un’ipoteca giudiziale e come fare per cancellarla

L’ipoteca giudiziale può gravare su una proprietà a causa di debiti di vario tipo pendenti sul proprietario. La presenza dell’ipoteca impedisce di vendere il proprio bene, e può rappresentare un limite nei rapporti con le banche e con gli istituti finanziari.

L’ipoteca è un diritto reale di garanzia, che serve a tutelare le ragioni del creditore individuando, nel patrimonio del debitore, uno specifico bene immobile sul quale soddisfarsi in caso di inadempimento del debito.

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Cos’è l’ipoteca giudiziale

E’ uno strumento di garanzia nei confronti di un creditore, che qualora non si veda restituita la somma di denaro ceduta, può espropriare il bene e ricavare così un capitale. Vi sono tre tipi di ipoteca:

  • Ipoteca volontaria: può essere sottoscritta per volontà del proprietario del bene, del creditore o di entrambi, e viene ufficializzata mediante la compilazione e registrazione di un’istanza formale;
  • Ipoteca legale: questa tipologia di ipoteca è stabilita dalla legge, e in genere si utilizza come garanzia per contratti di acquisto di immobili. Serve a tutelare il venditore dall’acquirente, garantendogli la somma dovuta. Ma l’ipoteca legale non è obbligatoria, ed è possibile rinunciarvi se tutta la cifra pattuita viene pagata al momento della stipulazione del contratto di vendita o se non viene ritenuta necessaria;
  • Ipoteca giudiziale: questa tipologia avviene in seguito all’emissione di un provvedimento di tipo giudiziale, che impone al debitore di adempiere a un debito. Va richiesta formalmente dal creditore presso i tribunali competenti, e può essere posta solo su beni presenti nel registro immobiliare della Conservatoria.

La giudiziale viene emessa da un’autorità giudiziaria in seguito a una sentenza di legge, per consentire a un creditore di recuperare il proprio credito.

Per eliminare l’ipoteca il debitore deve impegnarsi a saldare il proprio debito, e se ciò non dovesse avvenire può rischiare l’espropriazione del bene che verrà utilizzato per ricavare il credito di cui è debitore.

Tuttavia, anche quando il debito viene saldato, la cancellazione dell’ipoteca giudiziale non è automatica ma va richiesta in maniera formale agli uffici competenti.

Cancellare l’ipoteca giudiziale

Effettuare la procedura di cancellazione dell’ipoteca giudiziale è fondamentale per far recuperare valore ai beni ipotecati e poterne disporre liberamente.

Questa operazione va effettuata da tutti coloro che hanno saldato i loro debiti, e deve avvenire tramite domanda formale e richiesta nei casi di:

  • Estinzione del debito che ha portato all’ipoteca;
  • Dichiarazione di perimento della proprietà su cui pende l’ipoteca;
  • Rinuncia del credito da parte del creditore, formalizzata per iscritto;
  • Vendita forzata del bene sottoposto a ipoteca.

La cancellazione dell’ipoteca può essere richiesta solo nelle situazioni sopra citate, che vanno provate da documentazione attinente.

Per l’eliminazione dell’ipoteca è necessario sottoscrivere un atto ufficiale dal notaio, pubblico o sotto forma di scrittura privata tra le parti coinvolte, e dovrà essere inoltrato al giudice che ne valuterà la fattibilità e provvederà all’estinzione dell’ipoteca.

Nel caso in cui l’ipoteca sia dovuta a un mutuo, una volta che esso sarà estinto la banca darà comunicazione agli uffici competenti affinchè avvenga la cancellazione.

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