Il Coronavirus e i dubbi estivi: ecco l’opinione dell’ISS

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Prenderci cura della nostra salute, tra tutti gli stimoli e le priorità della vita quotidiana, deve occupare sempre la prima posizione. E questa attenzione per il tema va amplificata a maggior ragione in un periodo come quello attuale, in cui la sanità è messa a dura prova a livello mondiale.

Gli sforzi congiunti, nazionali ed internazionali, contro il Coronavirus stanno dando i primi risultati positivi da qualche settimana.

Ma non per questo bisogna pensare che la pandemia sia già parte del passato, o sia vicina al termine. La speranza, vana, di molte persone è infatti un ritorno alla completa normalità a partire dal 4 maggio: una situazione utopistica.

Negli ultimi giorni a proposito della tematica e dell’evoluzione dell’attuale scenario ha rilasciato importanti dichiarazioni anche Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore della Sanità.

L’opinione dell’ISS sulla situazione attuale

Il volto principe dell’ISS è stato protagonista di un’intervista su Rai Radio 2, nella trasmissione I Lunatici. Durante questo evento Brusaferro ha tracciato un bilancio dello scenario attuale provando ad estendere lo sguardo però anche all’imminente futuro, ovvero i mesi a venire e tutte le nuove abitudini che li caratterizzeranno.

Quanto emerso dalle sue parole dipinge un quadro piuttosto realistico: abbastanza positivo per quel che riguarda il periodo appena trascorso e le misure prese per combattere il contagio, ma molto lucido e schietto in ottica futura.

Gli sforzi compiuti fino a questo momento hanno dato risultati positivi, questo il senso della prima parte del discorso: l’Italia resta in una situazione molto delicata, ma i contagi ed i decessi stanno lentamente calando e contestualmente i reparti di terapia intensiva stanno registrando un progressivo svuotamento.

Questo, grazie agli sforzi compiuti in sinergia dalla classe dirigente e da tutti i cittadini. I progressi rispetto alle prime settimane di pandemia sono evidenti e non possono essere messi in dubbio. Tuttavia, il presidente dell’ISS è molto chiaro per quel che concerne i passi successivi: come detto la situazione del nostro paese resta delicata, e l’imminente ingresso nella Fase 2 non deve portare ad un’ondata di incontrollato entusiasmo e desiderio di libertà.

A partire dal 4 maggio le attività verranno progressivamente riaperte, ed ai cittadini saranno concesse uscite man mano sempre più costanti: tutto questo non va però a significare un improvviso ritorno alla normalità, ed è proprio su questo tema che Brusaferro ha voluto concentrarsi ed esprimere la sua preoccupazione.

Sarà necessaria cautela per ogni azione compiuta, ricordando che ad oggi il 90% della popolazione italiana resta ancora suscettibile al virus. Il discorso ha poi avuto modo di coinvolgere anche il prossimo periodo estivo.

Uno sguardo alle vacanze estive

Seguendo questo necessario mantenimento della cautela e dell’attenzione, la logica conseguenza dell’attuale situazione sarà un’estate priva di certezze. Al momento infatti non si possono prevedere le eventuali evoluzioni dell’odierno scenario, ma l’unico elemento sicuro sarà la necessità – in ogni caso – di mantenere e rispettare il distanziamento sociale: fondamentale continuare ad evitare assembramenti, anche durante le vacanze.

In caso contrario, tutti gli sforzi compiuti fino ad ora sarebbero stati vani. Non è ancora ipotizzabile con precisione che tipo di estate sarà, ma certamente sarà diversa dal solito.

Come è logico la priorità resterà la salute dei cittadini, e proprio questi dovranno convincersi di questo assunto e fare dei sacrifici per il bene comune.

Ogni cosa riprenderà con calma, passo dopo passo: il progressivo ritorno alla normalità coinvolgerà quindi anche le vacanze estive.

Nel frattempo, scienziati e ricercatori di tutto il mondo sono al lavoro per trovare il vaccino che potrebbe dare una vera accelerata a questo processo: fino a quel momento, la situazione sarà inevitabilmente quella descritta sinora.
Fonte: Kontrokultura.it

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