I vasi giusti per coltivare gli aster devono essere molto capienti

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L’Aster è un genere di pianta di piccola taglia, dall’aspetto simile alle piccole erbacee annuali o perenni e dall’infiorescenza simile alle margherite. Appartenente alla famiglia delle Asteraceae, l’Aster è una pianta mediamente alta che supera di poco il metro, capace di prolungare per più anni il suo periodo vegetativo per mezzo di gemme al livello del terreno e con asse fiorale formante un cespo.

Il suo fusto è formato da una parte ipogea consistente in una modificazione del fusto con funzione di riserva, con portamento obliquo o orizzontale, e da una parte epigea cilindrica, eretta e ramificata, o talvolta consistente di calatidi terminali.

Oltre alle colorate infiorescenze rustiche, gli Aster producono dei frutti acheni che variano dai 2 ai 3 cm, i quali maturano nel periodo estivo. Ma qual è il modo più adatto per coltivare un Aster? Ed è possibile coltivarlo in vaso? Cercheremo di rispondere a queste domande nelle prossime righe.

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Caratteristiche degli aster

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Gli Aster, proprio come qualsiasi altra pianta, necessita di un clima ad hoc che ne favorisca la crescita e fioritura in modo spontaneo. Il range di temperatura che questa pianta riesce a sopportare oscilla dai -28 ai 45°C, sono perciò molto versatili in quanto ad ambiente di crescita, e permettono dunque di essere coltivati ovunque, nonostante prediligano climi freschi.

Proprio in questi tipi di clima l’Aster preferisce un’esposizione molto soleggiata, in modo che la fioritura risulti abbondante; negli ambienti molto caldi e umidi, invece, la pianta predilige zone ombrose e necessita di meno acqua, con una conseguente fioritura più blanda.

L’Aster necessita, inoltre, di una potatura stagionale che ne mantenga folta ed ordinata la loro apparenza, specie per le tipologie più alte. È opportuno, dunque, tagliare dopo la fioritura i fiori appassiti e parte della vegetazione, accorciandola poi fino alla base prima della primavera.

In alternativa è possibile potare le pianta a 60 cm da terra nel mese di giugno. Un’altra necessita dell’Aster è la divisione: ogni circa 2-3 anni è bene dividere gli Aster in modo da rinvigorire la pianta e moltiplicarla; l’ideale è agire nel mesi antecedente alla primavera, dopo averla potata, procedendo con l’estrazione della pianta e la divisione del suo cespo in più parti, eliminando le parti vecchie e piantando quelle divise.

Gli impianti più adatti

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Le piante di Aster necessitano di terreno fertile, fresco e ben drenato, e di un innaffiatura non troppo invasiva, per tale motivo è bene scegliere dove voler tenere e curare la propria pianta, prima di acquistarla.

Come abbiamo già accennato, l’Aster ha una grande capacità di adattamento, per tale motivo può essere pianta semplicemente in un impianto in piena terra, occupando uno spazio di circa 40-50 cm per le varietà più piccole e di un metro per quelle più grandi, in quanto necessita di espandersi.

Nonostante ciò, l’Aster cresce bene anche in vaso: la fioritura può essere precoce o tardiva e la sua durata può raggiungere le tre settimane, con fiori dai colori sgargianti e vividi.

Se si sceglie di tenere la pianta in vaso, subito dopo l’acquisto, dunque, è bene rinvasare la pianta in un contenitore molto capiente, come una fioriera a cassetta od una ciotola molto spaziosa, in modo da dare la possibilità alla pianta di espandere le sue radici. L’ideale è un contenitore di diametro non inferiore ai 22-30 cm per le specie di piccole dimensioni e di 50-60 cm per le specie più grandi e più alte.

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