Cedolare secca e deposito cauzionale: Di cosa si tratta?

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Cedolare secca

Quando si parla di affittare i propri locali o di prenderne uno in locazione, gli aspetti a cui dare importanza sono molti e diversificati e spesso non si sa da dove iniziare. Dal contratto alla sua registrazione, dal canone d’affitto ai pagamenti relativi alle utenze: un’insieme di elementi che possono mettere confusione e che è bene trattare con calma e con lucidità, in modo da non creare disguidi al momento dei pagamenti o, comunque, durante tutta la durata del contratto.

Un aspetto molto importante, quando si intendere dare in locazione un appartamento o affittarne uno, è quello relativo al deposito cauzionale e all’eventuale cedolare secca, pratiche perlopiù facoltative che possono avere i loro vantaggi e per tale motivo vengono spesso adoperate. Ma vediamo nel dettaglio di cosa si tratta, a cosa servono e per quale motivo sceglierle.

Cedolare secca

La Locazione

Secondo l’art. 1571 del codice civile, la locazione è quel contratto secondo il quale una parte si obbliga nel far godere all’altra una casa, un appartamento o anche solo parte dell’appartamento per un periodo prestabilito e concordato da affittuario e inquilino secondo la stipulazione di un contratto – che può variare da uno a un massimo di quattro anni – previa un corrispettivo pagamento in denaro, chiamato anche canone di locazione.

Il locatore, dunque, metterà a disposizione il proprio bene e ne trarrà da esso un arricchimento mediante riscossione di un canone pattuito, l’inquilino, invece, potrà godere del bene nei limiti previsti dal contratto.

Concedendo in locazione il proprio immobile o la propria casa mobile, si dovrà necessariamente optare per un classico contratto, meglio se della durata di quattro anni, con ulteriori rinnovi, nel quale sarà necessario esplicitare la dazione di un deposito cauzionale, pari almeno a due mensilità, in modo da riuscire a coprire le eventuali spese di riparazione al termine del contratto.

È bene, inoltre realizzare un contratto con cedolare secca e da registrare in modo regolare presso l’Agenzia delle Entrare di riferimento.

Cedolare Secca

La cedolare secca, nei contratti di locazione, implica un regime facoltativo secondo il quale il proprietario di un immobile ad uso abitativo è tenuto a pagare un’imposta sostitutiva di IRPEF e addizionali, calcolata applicando un’aliquota del 21% sul canone di locazione lordo annuo – in caso di contratti a canone libero –, mentre, per i canoni concordati, l’aliquota da apportare al canone di locazione è solo del 10%.

I contratti che usufruiscono delle cedolare secca hanno il vantaggio di essere esenti dal pagamento dell’imposta di registro e di bollo dovute per registrazione, risoluzione o proroghe. Scegliendo però, questa metodologia, bisogna essere disposti a rinunciare all’aggiornamento del canone di locazione.

Deposito Cauzionale

Il deposito cauzionale – più comunemente conosciuto come cauzione – rappresenta, invece, una somma di garanzia richiesta dal proprietario o dal locatario, al fine di ricevere un’assicurazione per le obbligazioni assunte in sede contrattuale e, dunque, per gli eventuali danni arrecati all’immobile o ai suoi elementi interni.

Tale deposito è previsto dalla legge allo scopo di tutelare il proprietario, secondo l’art. 11 della legge 392/78, la quale stabilisce che esso non può superare l’importo pari a tre delle mensilità del canone di locazione e che dev’essere produttivo di interessi al tasso legale. Si tratta, dunque, di una forma di salvaguardia per il proprietario e per l’immobile.

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