Ormai ristrutturare casa è di moda

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Le ristrutturazioni vanno a gonfie vele nel nostro Paese e il 2017 promette di essere un anno magico per il settore delle costruzioni. A testimoniare la situazione sono due studi, entrambe condotte da Houzz, una delle più note piattaforme online dedicate alla progettazione e alla ristrutturazione d’interni e esterni. In particolare, a dare grande impulso al settore sono proprio coloro che hanno appena acquistato un immobile e intendono dargli la veste desiderata, tanto da arrivare a spendere per queste operazioni in media 53.532 euro, contro i 40mila messi in preventivo da chi invece si accinge a dare una nuova veste alla propria casa, magari proprio con il fine di venderla meglio.

Proprio i neo-proprietari si propongono così come una sorta di volano per un comparto che già stava vivendo un ottimo momento grazie ai bonus per le ristrutturazioni proposti dal governo e confermati dal Parlamento anche per il 2017.

Se la stanza che è oggetto delle maggiori cure è il bagno, cui mette mano il 29% degli intervistati, seguito da cucina (28%) e camera da letto principale (22%), va segnalato come circa la metà dei lavori di restauro hanno come oggetto l’intero immobile.
Va comunque precisato come le stime di Houzz viaggino su valori sensibilmente più alti rispetto ad altri studi, come il Rapporto sul recupero edilizio in Italia, presentato nel mese di giugno da Scenari Immobiliari e Paspartu, il quale prendeva in esame i lavori che erano stati messi in campo avvalendosi del bonus fiscale e fissava una media di 31mila euro.

Grande attesa tra i professionisti

 

In un caso o nell’altro, l’attesa tra i professionisti del settore è molto elevata, un ottimismo che unifica imprese operanti nel settore edile, architetti, interior designer e progettisti, pronti a giurare su una lievitazione delle proprie entrate nel corso dell’anno. Se il 61% dichiara di attendersi un aumento di fatturato, il 62% cerca di calamitare clienti utilizzando la leva pubblicitaria, mentre il 43% si dichiara pronto a partnership con colleghi o altre imprese. Allo stesso tempo soltanto il 20% prevede di ritoccare i prezzi, proprio per non ostacolare un trend così promettente.

A giovarsi di questo particolare momento vissuto dal settore è anche l’occupazione, che mostra segnali di ripresa derivanti anche dal clima di fiducia che si è instaurato. Una fiducia che poggia anche su dati oggettivi, come il fatto che il consumo di nuovo suolo per le costruzioni rappresenti ormai una strada impervia e l’ineluttabile deterioramento del patrimonio edilizio, derivante dal trascorrere del tempo.

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Le ristrutturazioni aumentano il valore degli immobili

 

Va peraltro sottolineato come se da un lato a spingere alle ristrutturazioni siano le valutazioni sul maggior comfort ottenibile e sull’efficienza energetica, dall’altro aumenta la consapevolezza che proprio per questa via è possibile aumentare il valore della propria abitazione, magari ottenendo una certificazione di efficienza energetica più alta. A confermare questo dato è un rapporto elaborato dal Cresme in collaborazione con Symbola, che ha avuto come oggetto circa mezzo milione di annunci pubblicitari pubblicati nell’arco temporale tra il 2013 e il 2016.

Proprio analizzando questi annunci è saltato fuori con tutta evidenza il dato relativo al maggior valore della abitazioni ristrutturate, che valevano in media il 29% in più rispetto a quelle rimaste inalterate, oltre ad aver risentito meno delle fluttuazioni di mercato, con la perdita di meno di un punto percentuale nel periodo tra il 2015 e il 2016, un quarto di quello lasciato sul campo dagli immobili più vetusti. Nel secondo caso, va però rilevato come proprio la quotazione più bassa inviti i potenziali acquirenti a guardare con maggiore attenzione alle case da ristrutturare, il cui valore può essere aumentato in un secondo momento proprio ricorrendo ai lavori di ristrutturazione.

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