Protezione del patrimonio dei paradisi fiscali

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Protezione del patrimonio

La parola paradiso ha un suono armonioso, che richiama un posto sicuro, e se a ciò aggiungiamo le parole “assenza di tasse” il suono è ancor più piacevole. Un paradiso fiscale è, infatti, uno stato che garantisce un prelievo basso o nullo per quanto riguarda le tasse sui depositi bancari.

Si tratta quindi di un rifugio dall’elevata tassazione italiana sui redditi, che può essere considerata come una tecnica di elusione fiscale, diversa dall’evasione fiscale in quanto a differenza di quest’ultima, non è perseguibile penalmente ma può solo costituire un illecito amministrativo a cui solitamente viene ingiunta una sanzione amministrativa.

Protezione del patrimonio

Come funzionano i paradisi fiscali e le diverse tipologie

E’ possibile proteggere il proprio patrimonio stabilendo, nei paesi in cui vi sia un’imposizione fiscale bassa o assente, la sede di un’impresa o compiendo delle transazioni coperte. Esistono quattro categorie principali di paradisi fiscali:

  • Pure tax heaven: un paese che non impone tasse o minime e garantisce l’assoluto segreto bancario evitando di scambiare informazioni con gli altri stati.
  • No taxation on foreign income: sono quegli stati in cui viene tassato solo il reddito prodotto internamente.
  • Low taxation: in cui abbiamo una modesta tassazione fiscale sul reddito generato in un qualsiasi paese.
  • Special taxation: si tratta di stati che includono un regime fiscale impositivo paragonabile a quello dei paesi considerati a tassazione normale ma che permettono la costituzione di più società particolarmente flessibili.

Di conseguenza troviamo anche i vari contesti in cui possono essere visti i paradisi fiscali.

Per esempio all’inizio del ventesimo secolo, persone benestanti provenienti da paesi con tasse elevate si sono trasferite in paesi in cui vi è bassa tassazione. Infatti nella maggior parte dei paesi del mondo, la residenza è la base principale della tassazione. Questo genere di persone vengono menzionate come esiliati fiscali.

Molte società invece hanno stabilito le loro sedi in paradisi fiscali aziendali. Ciò può comportare l’ottenimento di molti benefici da parte delle società.

Troviamo l’asset holding che coinvolge l’utilizzo di un trust offhsore e di una società offshore, i quali vengono costituiti in un unico paradiso fiscale.

Spesso questo meccanismo viene messo in pratica per evitare una tassa specifica. Per esempio un testatore potrebbe trasferire la sua casa in una società offshore: da lì alla morte del proprietario la casa passa direttamente al figlio senza che passi per successione e quindi evitando di essere ereditata con una tassa di successione.

La maggior parte dei paesi valuta l’imposta di successione sugli immobili all’interno della propria giurisdizione.

Gran parte dell’attività economica nei paradisi fiscali oggi consiste in servizi finanziari professionali come fondi comuni di investimento, banche, assicurazioni sulla vita e pensioni.

Generalmente, i fondi sono depositati presso l’intermediario nel paese a bassa tassazione, e l’intermediario quindi presta o investe il denaro in un’altra posizione. Sebbene tali sistemi normalmente non eludano le tasse nel paese del cliente principale, esso consente ai fornitori di servizi finanziari di fornire prodotti internazionali senza aggiungere un altro livello di tassazione.

Ciò si è rivelato particolarmente efficace nell’area dei fondi offshore.

In definitiva, alcuni dei migliori paradisi fiscali sono Lussemburgo, Isole Cayman e l’Isola di Man.

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