Home Restaurant, l’innovazione del gusto: Come funziona

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Immaginate di essere in viaggio da soli o con amici. Uno di quei viaggi on the road, organizzato sul momento con gli amici, un po’ per improvvisare un weekend o una settimana particolarmente d’agosto sul momento.

Avete deciso di visitare i luoghi frequentati dai locali e mangiare il cibo tipico del posto. I luoghi son lì, di certo nessuno li muove, ma il cibo?

Come poter provare i migliori piatti tipici senza dover spendere una fortuna in un ristorante o in una trattoria?

A sanare questo dubbio vi proponiamo una nuovissima tendenza, amata soprattutto dai viaggiatori, nata a New York circa 10 anni fa e atterrata in Italia grazie ai social media e ad Internet: gli Home Restaurant!

Cos’è un Home Restaurant?

Gli Home Restaurant sono propriamente ambienti domestici trasformati in ristoranti e dedicati alla cucina del territorio, aperti a sconosciuti e parenti dei proprietari.

Questa modalità di fruizione dei pasti del luogo risulta particolarmente curiosa e originale poiché permette di toccare con mano i sapori del posto e, chissà, magari anche aiutare ai fornelli! Secondo il sito del progetto, www.homerestaurant.com, gli Home Restaurant rappresentano il «valore aggiunto della scoperta di un territorio grazie alle ricette tipiche realizzate con prodotti locali» da niente di meno che dalle «nonne, mamme, zie, amiche e amici che si trasformano in chef».

Qualità e tradizione dunque si fondono in quest’idea culinaria-imprenditoriale che ha riscosso negli ultimi tempi un enorme successo, diffondendosi nella penisola italiana a macchia d’olio – un po’ perché gli italiani amano l’ambiente di casa, un po’ perché sappiamo benissimo che i migliori cuochi sono le nostre nonne!

Home Restaurant

Come trasformare la propria casa in un Home Restaurant: legislazione e criteri fiscali

Mettiamo caso di voler trasformare la nostra casa in Home Restaurant: quali sono i criteri fiscali e legali per le quali ciò è possibile?

Quali sono le norme di legge da considerare?

Secondo alcune relazioni del Ministero dello Sviluppo Economico datate 2015, gli Home Restaurant sarebbero equiparati ai pubblici esercizi, per i quali è richiesto – in un certo grado – un tipo di iter burocratico impossibile da realizzarsi in un’abitazione privata.

Tuttavia, nel 2016 l’allora Ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, nel quadro più ampio della sharing economy, concesse una leggera legislazione per questo tipo di attività.

In relazione alle successive norme di legge, gli Home Restaurant sono stati inquadrati come attività saltuarie d’imprese. Il gestore è definito “Homer”.

Inoltre, in qualità di attività saltuaria, ossia non erogato in misura sistematica, i gestori non sono obbligati a versare una serie di imposte, come ad esempio i contributi previdenziali; la situazione cambierebbe nel variare da attività saltuaria ad abituale, ovviamente: in questo caso, cioè se si volesse fare degli Home Restaurant un vero e proprio lavoro, sarà necessario richiedere l’attribuzione della partita IVA ed iscriversi ai registri commerciali dell’INPS.

I regimi di tassazione sono pur sempre agevolati fino al raggiungimento di un certo utile fiscale.

Infine, per quanto concerne le intossicazioni alimentari e il rischio ad esse connesso, secondo alcune statistiche si hanno molte meno probabilità di intossicarsi mangiando in un ambiente domestico che mangiando fuori casa: ciò significa che non solo mangiare in un Home Restaurant conviene, ma è anche sano!

Per saperne di più sulla Legislazione che regolamenta gli Home Restaurant clicca qui

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