I pavimenti hanno un aspetto opaco? La loro brillantezza sembra un ricordo appartenente al passato? Allora vuol dire che è giunto il momento di valutare l’acquisto di un elettrodomestico sempre più in voga: la lucidatrice.
Grazie a questi apparecchi, infatti, con una spesa contenuta è possibile mantenere al meglio i pavimenti duri della propria casa, dal marmo fino ad arrivare al parquet.
Di contro, è importante informarsi correttamente prima di acquistarne una: nella guida di oggi, quindi, scopriremo quali sono i fattori più rilevanti da studiare.
Indice dei Contenuti
Tipologia di testina
In primo luogo, bisogna considerare il tipo di testina montato sulla macchina. Le testine sono tutte quante dotate di sistema rotante, indispensabile per applicare nel modo corretto la cera sui vari pavimenti, ma non sono tutte uguali. Per fare un esempio concreto, una lucidatrice per pavimenti top gamma dovrebbe possedere una testina a tripla azione, utile per poter passare la cera su qualsiasi superficie. Dal parquet al marmo, passando per le piastrelle, una macchina con queste caratteristiche potrà affrontare qualsiasi situazione, offrendo un risultato finale eccellente.
Funzione aspirante
Un altro fattore da tenere in forte considerazione è la presenza della funzione di aspirazione. In linee generali, le lucidatrici dotate di questa opzione sono più costose, ma sono anche più efficaci, per un motivo molto semplice da spiegare: l’aspirazione consente infatti di risucchiare i residui di cera, evitando la formazione di fastidiose macchie e aloni sul pavimento.
I modelli in questione sono facili da individuare, dato che sono più massicci e hanno un sacco collegato al corpo macchina.
Regolazione della potenza
Prima di prendere una decisione definitiva, è bene valutare anche la possibilità o meno di poter regolare la potenza di rotazione delle testine. In sintesi, gli apparecchi dotati di questa opzione consentono di modificare la velocità dei dischi, così da poterla adattare meglio alle varie tipologie di pavimentazione.
Ad esempio, la velocità bassa viene caldamente consigliata per lucidare le superfici delicate, come nel caso del parquet. Per i pavimenti in marmo, invece, può andar bene la velocità media o alta. Di solito, comunque, le lucidatrici hanno al massimo 2 velocità selezionabili.
A batteria o a filo?
Dobbiamo valutare anche un altro elemento, a dir poco importante, ovvero l’alimentazione della lucidatrice per pavimenti, che potrebbe essere a batteria o a filo. I vantaggi delle macchine senza fili sono evidenti, così come i loro svantaggi: non dovremo combattere con il filo tra i piedi, e avremo uno spazio di manovra illimitato, a patto di fare i conti con l’autonomia della pila e con una potenza ridotta.
Per questo motivo, nella maggior parte dei casi conviene optare per una lucidatrice alimentata a filo, specialmente quando si ha la necessità di lucidare senza dover interrompere le operazioni.
Altri fattori da considerare
Le dimensioni e il peso sono altrettanto importanti e, come detto, i modelli con aspirazione e con sacco di raccolta sono più impegnativi da questo punto di vista, ma risultano comunque piuttosto maneggevoli. La potenza del motore dovrebbe invece essere compresa tra i 600 e gli 800 watt.
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