Secondo recenti statistiche, la maggior parte dei furti che avvengono nelle case degli italiani, ben oltre il 70%, sono a seguito di forzature di porte e di finestre, dovute a scardinamento, sollevamento delle ante o alla loro perforazione.
La finestra è quindi considerata il punto debole della casa, in particolar modo quando le abitazioni si trovano al piano terra o ai primi piani e ancora vicino a grondaie o tetti, parti facilmente raggiungibili per un eventuale malintenzionato.
È di fondamentale importanza proteggere gli infissi, ma come farlo per garantire la sicurezza di casa? In questo articolo cercheremo di analizzare più nel dettaglio come scegliere la finestra antieffrazione giusta per le tue esigenze e vivere in tranquillità e sicurezza.
La protezione in casa è importante per proteggere la famiglia da ladri e malintenzionati, per questo è necessario rivolgersi ad un’azienda di fiducia e leader nel settore che possa mostrarti tutte le possibilità adatte alle tue esigenze e all’ambiente da tutelare.
Con Schulz Italia abbiamo cercato di capire e spiegare come scegliere la finestra antieffrazione perfetta e tutte le componenti da tenere in considerazione per valutarne l’efficacia.
È fondamentale scegliere infissi di qualità che garantiscano alte prestazioni, in quanto, spesso i serramenti non riescono a offrire la protezione e la messa in sicurezza adeguate. Per risolvere questo problema, sono state studiate delle finestre capaci di adempiere a questo compito, grazie ai diversi livelli di resistenza dati dalla struttura particolare con cui sono costruite, da sistemi di allarme tecnologici e ovviamente da una messa in posa ad hoc.
Quando si parla di finestra antieffrazione si parla di resistenza antieffrazione, ovvero un serramento capace di resistere e opporsi ai tentativi di intrusione, fatti con strumenti differenti e anche per un tempo determinato. Questa “resistenza”, dovuta alla sua particolare struttura meccanica che contribuisce a rinforzarne il livello di sicurezza, solitamente scoraggia il ladro a persistere con il suo tentativo di scasso.
La finestra, così come tutti i serramenti in generale, per essere definita sicura, deve essere classificata, secondo la normativa UNI EN 1627:2011, con delle sigle di classificazione di resistenza, in particolare con l’acronimo RC, ovvero Resistance Class.
I livelli di sicurezza sono ben 6, ma solo i primi tre sono adibiti alle abitazioni civili, gli altri vengono solitamente usati per proteggere locali pubblici come banche e gioiellerie.
Ecco le differenze tra le 6 classi antieffrazione:
Le classi antieffrazione, però, non sono l’unico elemento determinante per risolvere il problema dei ladri, bisogna porre attenzione anche alla tecnologia e alla meccanica dell’infisso.
Ma come scegliere la finestra antieffrazione? Molto semplice, ci sono alcuni elementi essenziali per valutarne l’efficacia:
Affinché ci sia un’adeguata protezione dai ladri, è consigliabile installare l’antifurto volumetrico sulle porte e sulle finestre che si trovano all’esterno, quindi sui balconi e nei giardini. Vuoi installare il sistema di protezione anche all’interno della casa? Con questo speciale antifurto lo puoi fare, utilizzandolo in modo parziale e installando i sensori nelle stanze interessate.
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