Coibentazione degli edifici: risparmio energetico, comfort abitativo e bonus infissi per una casa sostenibile

1013
Coibentazione degli edifici

Coibentazione degli edifici

Quando si compra o si ristruttura una casa, uno degli obiettivi è quello di renderla accogliente, vivibile e fare in modo che diventi un posto sicuro dove stare con la famiglia, riposare e poter chiudere il mondo fuori.

Per fare in modo che un edificio diventi casa occorrono diversi fattori, tra cui sicuramente un design gradevole, una comodità non negoziabile e la capacità di rimanere al caldo, evitando la dispersione di calore.

La coibentazione di una casa, infatti, garantisce ai suoi proprietari diversi vantaggi ma, soprattutto, la possibilità di avere a disposizione in qualsiasi momento ambienti caldi ed un risparmio energetico notevole in bolletta.

Se la necessità di evitare che il calore si disperda verso l’esterno o, al contrario, il caldo estivo entri all’interno della casa generando ambienti infuocati e francamente poco vivibili è un problema antico, oggi la discussione sulla coibentazione e l’efficientamento energetico degli edifici ha assunto un altro carattere, considerando anche l’impatto che l’uomo ha sull’ambiente e sui cambiamenti climatici.

Vista l’importanza dell’argomento, quindi, abbiamo chiesto a Dako di illustrarci tutte le informazioni più importanti in materia di coibentazione, isolamento termico e risparmio energetico.

Materiali isolanti: tipologie e caratteristiche

Per effettuare una coibentazione di una casa molto performante, garantire un alto livello di isolamento termico e, di conseguenza, un risparmio energetico notevole, è essenziale partire dai materiali con cui vengono costruite energetica molto maggiore.

Per fare un esempio pratico, vediamo le caratteristiche in materia di isolamento termico di due dei materiali più utilizzati per la costruzione degli infissi: il pvc e l’alluminio.

L’alluminio, di base è un ottimo conduttore, il che significa che il suo isolamento termico è piuttosto ridotto, con il calore che passa da un ambiente più caldo a uno più freddo e viceversa, senza incontrare troppi ostacoli.

Gli infissi e serramenti in pvc o in legno, in tutte le sue forme, contrario, sono degli ottimi isolanti termici perché sia questo polimero plastico che il più nobile dei materiali posseggono un valore di resistenza termica molto elevato, e sono in grado di impedire che il calore passi da ambienti più caldi a quelli più freddi.

Il valore di resistenza termica e quello di trasmittanza termica, che sono due concetti su cui ci concentreremo tra poco, sono probabilmente il fattore più importante nella scelta di infissi e serramenti per l’efficientamento energetico delle abitazioni.

Trasmittanza termica e resistenza termica: due concetti fondamentali

Trasmittanza termica e resistenza termica sono due concetti che trattano la stessa materia, ovvero la capacità di un materiale di trattenere o condurre il calore, tuttavia sono grandezze opposte.

Scendendo un pochino di più nel tecnico, la maggior parte degli elementi e materiali, siano essi organici o inorganici, è in grado di scambiare calore con l’ambiente esterno o con altri materiali.

Per chiarire il concetto, pensiamo a quello che succede alle coperte fredde d’inverno: una volta coricati e passati una decina di minuti, le coperte iniziano a scaldarsi. Questo accade perché il nostro corpo, che mantiene una temperatura attorno ai 36 °C, è in grado di scambiare calore con le coperte.

Tornando a resistenza e trasmittanza termica, queste sono grandezze che misurano la quantità di calore che attraversa o non attraversa una certa superficie di un certo materiale.

La resistenza termica, indica la capacità di un materiale di opporsi al passaggio del calore attraverso di esso, e dipende dalle proprietà termiche del materiale stesso e da eventuali superfici di contatto con altri materiali. Più il valore di resistenza termica elevato, più il materiale si definisce un buon isolante.

La trasmittanza termica, al contrario, è un tipo di grandezza che misura la quantità di calore che attraversa una certa superficie. Se un materiale possiede un elevato valore di trasmittanza termica, questo risulta essere un buon conduttore e quindi il calore riuscirà facilmente a passare da un ambiente a temperatura più alta ad una temperatura più bassa.

Quando si valuta l’acquisto di infissi e serramenti, si deve tener conto del valore di trasmittanza termica e questo, deve essere il più basso possibile per riuscire a garantire un risparmio energetico davvero alto.

Già, perché la coibentazione con infissi con un basso valore di trasmittanza termica si traduce nella capacità di porte, finestre, etc di trattenere più calore possibile all’interno degli ambienti, evitando che questi si raffreddino troppo in fretta o, ad esempio in estate, si surriscaldino troppo in fretta.

Ciò consente un risparmio energetico davvero elevato perché avere ambienti caldi a lungo significa non dover tenere accesi continuativamente caloriferi o altri dispositivi per riscaldare la casa.

Edifici a basso consumo energetico e certificazione energetica

La coibentazione di una casa ha un aspetto davvero molto importante, non solo per quanto riguarda il risparmio energetico e pagare meno in bolletta ma, l’efficientamento energetico garantisce sia l’accesso a bonus per la sostituzione di vecchi infissi o impianti di riscaldamento o raffreddamento, sia per aumentare il valore del proprio immobile.

Gli edifici a basso consumo energetico, infatti, sono tra i più richiesti sul mercato e, di conseguenza, il loro valore è più alto rispetto ad edifici più “vecchi”,

Ovviamente, l’efficienza energetica di un’abitazione o di un edificio deve essere legalmente riconosciuta, al fine di garantire che effettivamente una casa abbia infissi con un basso valore di trasmittanza termica, abbia subito lavori di coibentazione e si è in grado di sostenere un risparmio energetico.

In quest’ambito, entra in gioco la certificazione energetica.

La certificazione energetica di un edificio è un documento che attesta la qualità energetica di un immobile.

Questo viene rilasciato da tecnici specializzati dopo un’attenta analisi di tutti quegli aspetti che riguardano l’isolamento termico, gli impianti di riscaldamento e di raffreddamento, l’illuminazione, la ventilazione e tutti gli infissi e le pareti della casa.

Una volta che tutti questi aspetti sono stati riscontrati e valutati, si procede con la certificazione energetica, la quale fornisce informazioni sulla classe energetica dell’immobile, sulla sua efficienza e sulle possibili o eventuali soluzioni per migliorare le prestazioni energetiche dell’immobile stesso.

Si tratta di un documento assolutamente obbligatorio e necessario sia per la vendita che per l’affitto di una casa, di un appartamento o di qualsiasi altro tipo di immobile.

Normative sulla coibentazione

Al fine della richiesta di una certificazione energetica, tutti i lavori che puntano all’efficientamento energetico di un immobile e alla sua coibentazione devono sottostare a delle norme di legge e non possono essere casuali.

In Italia, la coibentazione degli edifici è regolamentata principalmente dal decreto ministeriale del 26 giugno 2015, che fornisce i criteri tecnici delle “linee guida per la riqualificazione energetica degli edifici”, e da altri decreti.

Questo decreto stabilisce dei requisiti minimi previsti per la coibentazione di una casa o di un edificio, che riguardano la scelta dei materiali isolanti e delle tecniche di posa, altrettanto importanti nella capacità di isolamento termico di un infisso, l’efficienza energetica delle finestre e dei serramenti e la ventilazione controllata dagli ambienti.

Altre normative, invece, riguardano la coibentazione di edifici specifici, come quelli pubblici, gli edifici industriali o commerciali e quelli residenziali.

Bonus infissi 2023

Sostituire i vecchi infissi e serramenti con nuovi, costruiti con materiali che presentano un alto valore di isolamento termico, non dà accesso solo ad un risparmio energetico in bolletta, ma permette anche di richiedere un bonus messo a disposizione dallo stato, chiamato bonus infissi.

Difatti, nel momento in cui si sostituiscono vecchi infissi a serramenti, la strategia migliore è quella di puntare su strumenti di coibentazione che facciano fare un salto all’interno delle classi energetiche dell’immobile.

Una volta attestata l’effettiva capacità di evitare la dispersione di calore e attesto l’aumento di classe energetica dell’immobile, infatti, è possibile far richiesta di questa detrazione fiscale, che prevede un recupero del 50% sulla spesa effettuata, all’interno della denuncia dei redditi.

Il bonus infissi è molto semplice, infatti mettiamo il caso che il costo della sostituzione di infissi e serramenti sia di 10.000 €.

Lo stato permette di detrarre la metà, ovvero 5.000 €, dalla dichiarazione dei redditi, in rate annue spalmate su 10 anni.

Insomma, su una spesa di 10.000 €, è possibile recuperare 500 € l’anno come detrazione fiscale per i successivi 10 anni

In alternativa, è possibile richiedere lo sconto in fattura, con la cessione diretta del bonus all’azienda che provvede all’istallazione degli infissi.

Condividere