Il piano di ammortamento del mutuo è volto alla restituzione del capitale prestato dall’ente agevolante, per esempio la banca, sommati agli interessi dovuti in base agli indici di tasso fisso o agli indici di tasso variabile. Il capitale è maturato dalla banca e al suo interno sono stabiliti, in ordine: l’importo di ciascuna rata versata o da versare, ossia sia il capitale che gli interessi; la data entro la quale l’intera liquidità del suddetto debito dev’essere estinta e restituita; la periodicità di ogni rata considerata, che sia mensile, trimestrale, semestrale o così via; i criteri per valutare l’ammontare di ogni singola rata e, infine, il debito residuo alla fine dei conti.
I piani d’ammortamento, essenzialmente, sono composti da due fattori principali: la quota capitale e la quota d’interessi. Con “quota capitale”, s’intende l’ammontare del denaro prestato dall’ente agevolante, ad esempio la banca, in rapporto al periodo selezionato dalla rateizzazione. Invece, la “quota di interessi”, è costituita da tutti quegli interessi che sono dovuti alla banca per il prestito del capitale.
La suddetta quota è piuttosto dinamica e varia per ogni rata poiché la quota d’interesse è applicato al capitale residuo del finanziamento scelto dal consumatore con la banca.
Vi sono numerosi tipi di piani di ammortamento del mutuo, ma il più adoperato e impiegato nella stragrande maggioranza dei casi nel mercato immobiliare è sicuramente il piano di ammortamento del mutuo alla francese.
All’italiana, ovviamente, nel nostro paese ci si riferisce ad una restituzione dell’intero finanziamento con quote capitali statiche e costanti: ciò che varia, in questo caso, è il tasso di interessi e la correlata quota considerata.
Essendo così dinamica, la quota d’interessi, al ridursi del capitale residuo, è soggetta ad una riduzione costante in funzione di specifici calcoli che chiunque può provvedere a svolgere tramite appositi programmi o rivolgendosi ad un esperto del settore, come per il esempio un commercialista.
I piani di ammortamento sono caratterizzate da un sistema di fattori particolari che vengono utilizzati per certificare la legalità e la correttezza dell’operazione economica e finanziaria che si intende effettuare nei confronti della banca o dell’ente agevolante.
In particolare, nei piani di ammortamento sono estremamente importanti i seguenti fattori: il numero delle rate, ognuna delle quali è univoca e viene identificata attraverso una numerazione graduale, progressiva e intera – il complessivo delle rete valutate è finalizzata al rimborso completo del debito; la scadenza, cioè il termine di tutte le rate del mutuo, che in alcuni casi coincidono con precisi giorni del mese o della settimana; il capitale residuo, ovvero il debito da rimborsare alla banca in liquidità, quindi in contanti; l’importo della rata mensile con cui si è indebitati con la banca, divisa, come abbiamo già accennato in precedenza nell’articolo, in quota d’interessi e in quota capitali; la TAN, ovvero il tasso annuo nominale, che corrisponde all’interesse applicato dall’ente agevolante e ha la funzione di calcolare la quota di interessi; e, infine, le spese mensili e gli oneri.
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