L’artigianato dalla nascita all’edilizia

2157
Pienza

Partiamo dal principio: cos’è un artigiano? Con artigiano s’intende un lavoratore esperto che, adoperando attrezzi, macchinari e materiali di lavoro, si occupa non solo della trasformazione di oggettistica in strumenti d’utilità all’uomo, ma anche alla realizzazione di questi ultimi. Per avere meglio chiaro il ruolo dell’artigiano nella società, basti pensare che prima della rivoluzione industriale tutta la produzione di mobilia, di strumentistica e d’arte era affidata proprio a loro. Più curiosa è, invece, la posizione dell’artigianato nella società contemporanea, la quale ben s’oppone a quella di cui s’attribuiva in antichità. In particolare, diamo un’occhiata a come l’artigiano veniva considerato molto tempo fa.

fiera dell'artigianato

Il ruolo dell’artigiano in Europa: le cooperative e lo status sociale

Prima della nascita dell’Impero Romano, e successivamente della Repubblica Romana, la posizione giuridica degli artigiani era pessima e misera: infatti, venivano affiancati ai meri schiavi, nonostante le loro eccezioni abilità e anche, per alcuni, una certa fama fra il popolo. La loro era una condizione precaria e difficile che si sbloccò solo con gli imperatori più benigni dell’impero, tramite i quali furono in grado di migliorare il proprio status sociale. A Costantinopoli, per esempio, nell’Impero Romano d’Oriente, alcuni vincoli particolari prevedevano una certa continuità del mestiere in ambito familiare.

Le officine imperiali si accostarono, per importanza, alle corporazioni di artigiani, che assunsero un ruolo fondamentale per trasmettere le conoscenze agli uomini in tutte le zone dell’impero: quella dell’artigiano divenne gradualmente una figura chiave nella produzione di massa – soprattutto in contesto bellico – per tutti domini e i paesi controllati a quei tempi dall’Impero Romano. La distribuzione della merce, l’accertamento della qualità, la sfida alla concorrenza e la formazione di solide cooperative fra i professionisti furono processi protagonisti del Medioevo in Europa, ma anche in Giappone e nei paesi più ricchi dell’Oriente.

artigiano in gioielli
foto guido mannucci

Il boom dell’artigianato: la gioielleria

Quando ancora la metafisica, cioè la scienza che studia l’origine dell’uomo, dell’universo e che indaga la natura della religione, era ancora attuale e importante nei regni europei del tardo medioevo, ai gioielli, per molte culture, venivano attribuiti poteri taumaturgici e propiziatori: caratteristiche particolari, quindi, che superavano il semplice valore simbolico proposto dalla religione cristiana. Gli artigiani erano i soli che sapevano creare questi gioielli così importanti, e di conseguenza il loro status sociale si alzò in una misura mai vista prima, fino a permettere loro di guadagnare abbastanza da affiancarsi alle classi sociali più abbienti.

artigianato nell’edilizia contemporanea

L’artigianato nell’edilizia contemporanea

Oggi, l’artigianato è un mondo di nicchia composto da professionisti di settori che spaziano dall’alimentazione all’edilizia, dalla sartoria alla stessa gioielleria di cui abbiamo citato il ruolo nella storia. Per ciò che concerne l’ambito edile, l’artigiano si occupa della costruzione di porte, di finestre, di mobilia su misura, di tutto ciò che il cliente desidera per distinguersi dalla massa o, più semplicemente, per ottenere un certo stile, un arredamento personalizzato per le proprie preferenze: è proprio questo il mestiere dell’artigiano, ossia fonire al cliente ciò che richiede e come lo richiede, senza filtri e senza trasudarne la volontà.

Condividere