Come conservare correttamente il pellet

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Come conservare correttamente il pellet

La primavera è ormai alle porte, ed è tempo di riporre la stufetta nel ripostiglio per riprenderla in autunno, o di spegnere e pulire il camino. Ma cosa fare con il pellet non utilizzato dalla scorta invernale?

Essendo un materiale interamente derivato dal legno e, dunque, organico e vivo, il pellet richiede attenzioni specifiche e deve perciò essere conservato nel modo giusto, evitando soprattutto di esporlo all’umidità, che potrebbe diminuirne le prestazioni o renderlo del tutto inutilizzabile.

L’umidità, infatti, è il peggior nemico del pellet e ne rovina i cilindretti dall’interno: un problema di cui è facile accorgersi, perché i cilindretti appaiono più gonfi e si sgretolano facilmente, lasciando anche più residui sul fondo del contenitore dove è riposto. Il pellet carico di umidità, inoltre, durante la combustione può causare malfunzionamenti anche a stufe e camini, per via dell’evaporazione dell’acqua che si è raccolta nei cilindretti.

Il problema dell’umidità è piuttosto frequente nelle abitazioni private, anche perché spesso si acquistano diversi bancali di pellet in modo da avere la scorta sufficiente per tutta la stagione fredda ma non sempre si ha a disposizione un luogo adeguato dove riporli in primavera ed estate; di conseguenza, si rischia di lasciarli esposti all’umido e ad altre intemperie, con tutti gli effetti che ne derivano.

Come conservare correttamente il pellet al chiuso

Il pellet si può conservare sia al chiuso che all’aperto, con i dovuti accorgimenti.

Nel primo caso, per scongiurare il pericolo dell’umidità in eccesso, basta stipare i sacchi di pellet in un luogo asciutto e non troppo esposto a correnti fredde e, soprattutto, mai direttamente per terra; il consiglio è di sistemare i sacchi sopra un tavolo o un bancale di legno.

Quel che importa, comunque, è che il pellet non sia a diretto contatto con il suolo o con le pareti, perché ne potrebbe assorbire l’umidità; per questo si può anche utilizzare del nastro isolante, pannelli isolanti o anche semplici cartoni per proteggere i sacchi e separarli da altre superfici.

Come conservare correttamente il pellet all’esterno

Il pellet può essere conservato anche all’esterno, anche se questa soluzione richiede una protezione maggiore: oltre che all’umidità, infatti, se lasciato all’aria aperta il pellet rimane più esposto anche ai raggi solari e alla pioggia. Se tuttavia non si ha a disposizione un luogo riparato per lo stoccaggio del pellet, il consiglio migliore è di ricoprire i sacchi con un cappuccio isolante.

Se lo spazio esterno è molto ampio si può addirittura ricorrere a un silos in metallo o a un serbatoio da interrare nel terreno: in entrambi i casi si tratta di soluzioni comode e pratiche che permettono di conservare ottimamente il pellet e di averlo sempre a portata di mano quando se ne ha bisogno.

Buone pratiche da seguire prima di utilizzare il pellet

Lo stoccaggio del pellet in un luogo riparato – sia all’esterno che all’interno – è fondamentale per assicurarne l’ottimale conservazione. Tuttavia, è anche utile seguire alcune buone pratiche poco prima di utilizzarlo. Per prima cosa, è consigliabile usare i sacchi acquistati in precedenza, così che non rimangano troppo tempo esposti ad agenti che aumentano il rischio di assorbire umidità; in questo modo, si consumerà via via il materiale più vecchio, lasciando in stock quello più nuovo.

Poco prima dell’utilizzo, inoltre, il sacco di pellet dovrebbe essere sistemato in un luogo asciutto e nei pressi di una fonte di calore, anche se mai diretta o eccessiva, così i cilindretti si scaldano e, asciugandosi, assicurano una migliore prestazione nel momento in cui vengono inseriti all’interno della stufa o del camino.

Pellet umido: cosa fare?

Soprattutto chi utilizza il pellet per la prima volta può facilmente cadere nell’errore di conservarlo in modo non corretto e così lasciarlo esposto all’umidità.

Se il pellet assorbe l’umido, prima di sostituirlo con materiale nuovo si può provare ad asciugarlo seguendo una semplice procedura. Innanzitutto, si deve estrarre il pellet dal sacco che, essendo generalmente in plastica, potrebbe trattenere ulteriormente l’umidità. In seguito, si distende il materiale, preferibilmente su un tavolo in modo che non si disperda. A questo punto, è possibile utilizzare un deumidificatore, da posizionare vicino ai cilindretti e, contemporaneamente, arieggiare a lungo l’ambiente.

Anche se il pellet all’apparenza si asciuga, per maggiore sicurezza si raccomanda di testarne sempre l’efficienza, al fine di non causare danni alla stufa o al camino. Se dopo aver effettuato questa procedura si nota che i cilindretti sono ancora gonfi o che, posto dentro la stufa o il camino, il materiale non presenta comunque una buona combustione, è necessario sostituire il pellet danneggiato dall’umidità, perché ormai irrimediabilmente danneggiato.

Una conservazione ottimale, unitamente all’acquisto di materiale di prima qualità, dovrebbe comunque scongiurare questo tipo di problemi. Il pellet è una scelta ecologica e spesso anche economicamente conveniente: evitare gli sprechi è il modo giusto per usufruirne al meglio.

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