Non stiamo parlando di case su ruote, di case mobili come i camper o di altre invenzioni del mercato, ma di vere e proprie case container: tendenza nata, come per la maggior parte di esse, negli Stati Uniti d’America, e giunta gradualmente in Italia attraverso i flussi culturali e industriali, le case container si stanno lentamente consolidando come realtà residenziale, facendosi spazio nel settore del mercato che interessano. Le case container sono ben diverse dalle residenze tradizionali, sia per la loro forma e organicità unica e distintiva, nonché per il loro costo molto ristretto.
Il vantaggio principale delle case container, come segnalano la stragrande maggioranza delle persone che hanno avuto esperienze diverse con questa nuova ed innovativa tendenza residenziale, è sicuramente – come abbiamo già accennato in precedenza – il costo estremamente basso: questo tipo di case prefabbricate, infatti, attirano le persone proprio attraverso soluzioni economiche poco dispendiose, in attenuante, però, della qualità dei materiali: il 25% delle case container molto difficilmente superano il prezzo di una discreta residenza di periferia, scalando velocemente le classifiche per il rapporto fra numero di clienti e prezzo complessivo.
I prezzi salgono all’aumentare del numero di container che costituiscono l’abitazione: a parità di superficie, si è comunque ancora molto lontani dai numeri delle residenze tradizionali, il cui bilancio evidenzia un deciso calo dell’acquisto di appartamenti, villette e via dicendo. Essendo che le case container sono caratterizzate da una fortissima spinta ecologica, i costi per lo più dipendono dalla strumentistica e dalla tecnologia utilizzate per costruirle: si parla, dunque, di pannelli fotovoltaici, che rappresentano la soluzione principale nonché la prima misura – così come la più importante – per produrre energia pulita e rinnovabile all’interno della casa container; si passa, poi, all’utilizzo di tecniche di coibentazione, ossia l’impiego di materiali isolanti di altissima qualità che rendono la casa container maggiormente adatta alla variazione delle temperatura: che siano molto alte o molto basse non importa, la coibentazione si occuperà di questo e ben altro. Infine, la possibilità di usare materiali pregiati a prezzi largamente abbordabili, come ad esempio i vetri termici – che si occupano di dar maggior rilievo alla tenuta termica della casa container, permettendo di alleggerire di parecchio la bolletta, garantendo un risparmio senza pari – sono tutte soluzioni eccezionali che fanno gola alle residenze tradizionali e iniziano a rappresentare lo standard del mercato.
Nella casistica delle case container abitative, i prezzi non dovrebbero superare di troppo i 3500€; a questo valore, ovviamente, si devono sommare i costi relativi al miglioramento e della messa in sicurezza della struttura, nonché eventuali operazioni di personalizzazione o di rifinitura ecologica. Su moltissime piattaforme web è possibile trovare preventivi da diverse aziende autorevoli e competenti. Per ciò che invece concerne i permessi speciali delle case container, ci limitiamo a notificare l’utenza che non è necessario richiedere alcun permesso fintanto che la struttura del container è temporanea, il che significa che non è stata già adibita a funzioni abitative.
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