
Via le tarme dagli armadi - casalive.it
Come difendere i tessuti di casa dall’infestazione delle tarme: strategie efficaci e prevenzione. Così il problema è risolto.
La presenza delle tarme dei vestiti rappresenta un problema comune e fastidioso in molte abitazioni, specialmente quando si tratta di proteggere capi delicati come lana, seta o cashmere. Questi insetti, appartenenti alla famiglia dei Tineidi, si nutrono esclusivamente di fibre naturali e possono causare danni significativi ai tessuti. Scopriamo come riconoscere un’infestazione e quali sono i metodi più efficaci per eliminarla e prevenirla.
Come riconoscere e identificare un’infestazione di tarme dei vestiti
Le tarme degli abiti, in particolare la Tineola bisselliella (tignola chiara dei vestiti) e la Tinea pellionella (tignola dei tappeti), si manifestano principalmente attraverso i danni che le larve provocano ai tessuti. Le larve, infatti, sono le vere responsabili dei fori e delle erosioni nei capi, non gli adulti, che hanno un volo limitato e non si nutrono.
Per individuare un’infestazione, è necessario ispezionare accuratamente armadi e cassetti, soprattutto nelle zone buie e poco accessibili. I segnali più evidenti includono:
- Piccoli fori nei tessuti, specie in lana, seta, pelliccia e cashmere.
- Presenza di larve biancastre, simili a piccoli vermetti che si muovono lentamente o sono rinchiuse in bozzoli di seta.
- Falene adulte di colore crema o marroncino chiaro che si muovono prevalentemente strisciando tra i capi.
- Bozzoli vuoti o crisalidi nascosti nelle pieghe dei tessuti o negli angoli dell’armadio.

Le tarme prediligono ambienti umidi, bui e indisturbati, quindi soffitte, seminterrati o armadi poco frequentati sono i luoghi ideali per la loro proliferazione.Una volta identificata l’infestazione, è fondamentale adottare un approccio sistematico che prevede più fasi:
- Rimuovere subito i capi colpiti dall’armadio per evitare la diffusione.
- Lavare i tessuti lavabili a temperature elevate (50-60°C), poiché il calore elimina larve e uova. È importante controllare sempre l’etichetta per evitare danni ai materiali delicati.
- Per i capi che non tollerano il calore, come seta o cashmere, è consigliato il congelamento in sacchetti sigillati per almeno 72 ore; il freddo intenso uccide larve e uova.
- Il lavaggio a secco professionale è indicato per pellicce e tessuti pregiati, garantendo anche un trattamento antitarmico.
- I capi gravemente danneggiati devono essere eliminati con cautela, sigillandoli in sacchetti per impedirne la dispersione.
- Svuotare completamente armadi e cassetti per un’ispezione completa.
- Aspirare accuratamente ogni superficie: dentro gli armadi, sotto i mobili, tappeti, moquette e ogni fessura; la lanugine e i residui di tessuto sono fonti di cibo per le larve.
- Pulire le superfici con acqua calda e detergenti, eventualmente aggiungendo aceto bianco o oli essenziali come lavanda o cedro, noti repellenti naturali.
Strategie preventive efficaci nel 2025
Dopo aver debellato l’infestazione, è indispensabile mettere in atto accorgimenti per prevenire nuovi attacchi. Conservare i capi sempre puliti, evitando di riporre indumenti sporchi di sudore o macchie, poiché ciò attira le tarme. Utilizzare contenitori ermetici o sacchetti sottovuoto per proteggere i tessuti più pregiati, creando una barriera fisica contro gli insetti. Impiegare repellenti naturali: il legno di cedro, la lavanda essiccata, chiodi di garofano, rosmarino o menta piperita in sacchetti di tessuto risultano efficaci e sicuri, a differenza della naftalina, il cui utilizzo è oggi fortemente sconsigliato per motivi di salute.
Favorire la luce e l’aria negli armadi lasciando le porte aperte regolarmente; le tarme evitano gli ambienti luminosi e ventilati. Per capi in pelliccia o lana, è utile spazzolarli e scuoterli periodicamente all’aperto.Infine, le trappole a feromoni si confermano una soluzione moderna e mirata per interrompere il ciclo riproduttivo delle tarme, attirando e catturando i maschi adulti.