Se si sta cercando una pianta da appartamento particolare, che sappia catturare l’attenzione già al primo sguardo, Strelitzia Reginae non può che essere un’ottima scelta.
Strelitzia Reginae è una pianta appartenente alla famiglia delle Strelitziaceae ed è originaria del Sudafrica, tuttavia non è affatto difficile procurarsela in Europa ed in Italia, essendo molto trattata dai vivai nostrani.
Dei bei esemplari di Strelitzia possono essere acquistati anche in rete su vivai online specializzati come ad esempio Codiferro, che infatti la includono tra le proprie proposte relative alle piante da appartamento.
Ma perché questa pianta merita di essere considerata così speciale? Cosa la rende unica nel suo genere? Andiamo a scoprirlo!
Non ci sono dubbi: la principale caratteristica della Strelitzia Reginae corrisponde ai suoi fiori, che per via delle loro insolite forme e degli sgargianti colori sembrano “disegnare” dei variopinti uccelli esotici dal lungo becco, non a caso questa pianta è chiamata anche “bird of paradise”, ovvero Uccello del Paradiso.
Una pianta come questa, è inutile dirlo, non passa inosservata, anzi è destinata a diventare il punto di maggiore interesse nell’ambiente in cui è collocata, anche per via delle sue dimensioni, non trascurabili ma comunque assolutamente adatte ad un ambiente indoor.
Strelitzia Reginae è una pianta che si presta in modo davvero ottimale ad essere coltivata in appartamento, necessitando di temperature temperate; la coltivazione outdoor della pianta Uccello del Paradiso, infatti, è fattibile solo in aree dal clima mite, dove le temperature non scendono mai al di sotto del 5°C.
La coltivazione in vaso, inoltre, è possibile, a condizione che si opti per vasi dalle dimensioni medio-grandi.
La gestione della Strelitzia Reginae non è affatto complicata, e questo è un ulteriore motivo per sceglierla come pianta con cui abbellire gli ambienti interni della propria casa.
Molto importante è collocare Uccello del Paradiso in un punto soleggiato, dal momento che la pianta necessita di illuminazione diretta per buona parte della giornata, inoltre l’annaffiatura deve essere frequente in ogni periodo dell’anno con la sola eccezione di giugno e luglio, mesi in cui la pianta entra in riposo vegetativo e vede dunque diminuire in maniera consistente il proprio fabbisogno idrico.
È raccomandato l’utilizzo di fertilizzanti, inoltre non ci sono particolari accorgimenti a livello di potatura: eliminare manualmente le foglie secche è sufficiente per scongiurare l’eventualità che possano veicolare delle malattie parassitarie e, ovviamente, anche per mantenere la pianta in condizioni estetiche impeccabili.
Torniamo ora a parlare dei fiori della Strelitzia Reginae, veri e propri “tucani” colorati che si presentano in modo a dir poco insolito.
La Strelitzia Reginae fiorisce piuttosto spesso, si stima che una pianta in salute fiorisca all’incirca 40 volte nell’arco di un anno, i fiori inoltre permangono sulla pianta per un tempo tutt’altro che trascurabile, nell’ordine di alcune settimane.
La fioritura si verifica regolarmente nel corso dell’anno, con la sola eccezione dei mesi estivi, quando la pianta, come detto, entra in riposo vegetativo per un periodo di 2-3 mesi.
Affinché Strelitzia Reginae fiorisca, è utile ricordarlo, la pianta dev’essere ben matura, ovvero deve avere un’età superiore ai 5 anni.
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