L’impatto della sostenibilità alimentare e il peso degli interessi delle multinazionali sulle scelte dei consumatori.
L’alimentazione è parte integrante della cultura di un Paese e svolge un ruolo fondamentale nel suo sviluppo economico, ma il cibo prodotto e consumato ha un impatto significativo sull’ambiente attraverso la catena di approvvigionamento, l’uso delle risorse, le emissioni di gas serra e l’utilizzo di prodotti chimici come pesticidi e diserbanti.
La domanda che ci si pone è se sia veramente possibile raggiungere la sostenibilità alimentare: un numero crescente di analisi mostra come gli attuali trend siano tutt’altro che sostenibili, secondo uno studio pubblicato dal Comitato Permanente per la Ricerca in Agricoltura.
I cambiamenti climatici e l’aumento di eventi meteorologici estremi, la mancanza di adattamento e mitigazione e l’incapacità di programmare strategie a lungo termine minano la strada verso la sostenibilità alimentare, e rendono il cibo inaccessibile a tutti.
La sostenibilità alimentare è un concetto ampio che abbraccia diversi aspetti economici, sociali e ambientali. Per riassumere, per essere sostenibile il cibo deve essere buono, pulito e giusto.
“Buono” richiede rispetto per gli altri e per noi stessi, e recupero della sensorialità.
“Pulito” è legato all’impatto negativo sulla biodiversità, alle tecniche agricole che impoveriscono il suolo, allo spreco di risorse, all’utilizzo di prodotti chimici e all’inquinamento in riferimento all’energia e alle emissioni di gas serra.
“Giusto” definisce la giustizia sociale e riconosce il valore del lavoro, delle competenze, dei ruoli e dei salari associati.
Ogni fase della produzione e del consumo del cibo sostenibile deve mirare alla salvaguardia della salute e alla protezione degli ecosistemi e della biodiversità.
Ciò che accomuna tutte le tendenze è trasformare le scelte salutari combinandole all’impatto ambientale e l’educazione alimentare. La disponibilità di cibo pro capite è aumentata, ma si mangia tanto e si mangia male.
Secondo il rapporto del Comitato Permanente per la Ricerca in Agricoltura la dieta media occidentale, con elevate assunzioni di carne, grassi e zuccheri rappresenta un rischio non solo per la salute individuale ma anche per la stessa sopravvivenza del pianeta.
L’obesità, il diabete di tipo 2, l’ipertensione, l’artrosi e il cancro sono malattie diffuse e spesso legate all’alimentazione. Prima della sostenibilità alimentare c’è sempre il profitto, che non è sempre in linea con il benessere della popolazione.
In una recente intervista Dan Parker, direttore della comunicazione che promuove Coca Cola e McDonald’s, ha dichiarato che le multinazionali sanno perfettamente ciò che è salutare e ciò che non lo è, ma non è tra i loro interessi.
“I prezzi per le barrette di cioccolato monoporzione, ad esempio, sono aumentati. E la risposta dei consumatori è stata quella di acquistare la barretta più grande per un miglior rapporto qualità-prezzo.
L’industria ha così spinto il pacco famiglia come qualcosa che una persona può mangiare da sola”.
Non si tratta di un trend facile da cambiare: gli interessi economici sono esageratamente elevati, e conferma ancora una volta come per il raggiungimento di una sostenibilità alimentare reale sia necessario l’impegno di tutti: governi, lobby, produttori e consumatori.
Sono sempre più sofisticati i metodi adottati per scovare i trasgressori fiscali. Ora emerge l'utilizzo…
Come asciugare i panni per evitare la stiratura: consigli pratici ed efficaci per risparmiare tempo…
Se hai un parquet a casa, sai quanto possa essere bello ma anche delicato. Esiste…
Non vuoi dipendere più dal tuo smartphone? Ecco le app migliori che ti consentono di…
Cabina armadio, ecco come non sbagliare le dimensioni e avere quella che hai sempre sognato:…
Acquistare una casa è un passo fondamentale nella vita di molti, e oltre alla gioia…