
Bonus fino a 1800 per trasformare la tua casa - casalive.it
Il bonus verde consente di ottenere una detrazione del 36% per l’installazione di impianti di irrigazione e altri interventi sul verde privato, ma solo fino al 31 dicembre 2024.
Negli ultimi anni, la cura degli spazi verdi è diventata una priorità anche fiscale. Il cosiddetto bonus verde, pensato per incentivare la riqualificazione di giardini, terrazzi e aree esterne, consente di ottenere una detrazione IRPEF del 36% per una serie di lavori, compresa l’installazione di impianti di irrigazione. Una misura introdotta con la legge di bilancio del 2018 e prorogata nel tempo, ma solo fino al 31 dicembre 2024. Dopo quella data, salvo novità normative, il beneficio non sarà più disponibile. Per chi sta pensando a un intervento sull’area esterna della propria abitazione, è il momento di agire. La detrazione riguarda solo immobili a uso abitativo esistenti e lavori tracciabili e documentati, come previsto dalla normativa.
Come funziona il bonus verde e chi può ottenerlo
Il bonus verde è stato istituito per la prima volta con la legge n. 205 del 27 dicembre 2017 (legge di bilancio 2018) e confermato da successive proroghe, tra cui la più recente, contenuta nella legge n. 234 del 30 dicembre 2021. Prevede una detrazione fiscale del 36% su una spesa massima di 5.000 euro per unità abitativa, con un beneficio massimo pari a 1.800 euro. L’agevolazione viene ripartita in 10 quote annuali di pari importo. Per esempio, con una spesa piena, il contribuente potrà detrarre 180 euro l’anno per dieci anni.

Possono accedervi proprietari, usufruttuari, comodatari, inquilini e anche i familiari conviventi di chi detiene l’immobile, a patto che abbiano effettivamente sostenuto la spesa. È fondamentale che l’immobile sia esistente e a uso residenziale. Non sono ammessi lavori su edifici in costruzione o su terreni ancora in fase di urbanizzazione. Sono compresi tutti gli interventi di sistemazione a verde, dalla realizzazione di aiuole, recinzioni, pozzi e giardini pensili, fino all’installazione di impianti di irrigazione, anche automatizzati.
Impianti di irrigazione: quali spese rientrano nella detrazione
Tra i lavori ammessi rientra anche l’impianto di irrigazione, considerato dalla normativa parte integrante degli interventi sul verde. Si può trattare sia di un impianto nuovo, sia della sostituzione o dell’ampliamento di uno già esistente, purché rientri in un progetto complessivo di sistemazione esterna. Rientrano nella spesa anche le opere accessorie, come il collegamento alla rete idrica o la programmazione elettronica del sistema.
Dal punto di vista pratico, per ottenere la detrazione, è necessario conservare tutte le fatture relative agli interventi e i pagamenti effettuati con strumenti tracciabili (bonifico, carta, assegno, ecc.). Non è richiesto il bonifico parlante previsto per altri bonus edilizi, ma resta obbligatorio dimostrare la tracciabilità del pagamento.
Al momento della dichiarazione dei redditi, la detrazione va inserita nel quadro E del modello 730 o nel quadro RP del modello Redditi PF, nella sezione dedicata al recupero del patrimonio edilizio e agli interventi di sistemazione a verde. Le istruzioni sono state confermate anche dall’Agenzia delle Entrate, che ha riepilogato i dettagli nella circolare n. 17/E del 26 giugno 2023.
Il bonus verde non sarà prorogato al 2025, perciò le spese devono essere sostenute entro il 31 dicembre 2024. Chi ha intenzione di procedere con lavori esterni, ha davanti solo pochi mesi per avviare l’intervento, rispettare i requisiti e presentare la documentazione necessaria. Una possibilità concreta per migliorare il proprio spazio all’aperto, risparmiando qualcosa sulle imposte.