
Le multe che riguardano anche le case (www.casalive.it)
Non più solo multe per infrazioni, ma anche per comportamenti quotidiani ritenuti poco corretti o di disturbo alla collettività.
In un contesto di difficoltà economica e di bilanci comunali sempre più sotto pressione, i Comuni italiani stanno intensificando l’uso delle sanzioni amministrative come fonte di entrate. Non più solo multe per infrazioni al codice della strada, ma anche per comportamenti quotidiani ritenuti poco corretti o di disturbo alla collettività. Questa strategia, che si traduce in un vero e proprio aumento delle multe, interessa ambiti molto diversi, dalla gestione degli immobili alla cura del verde privato, fino alla raccolta differenziata e alla convivenza con gli animali domestici.
Le multe per immobili sfitti e il disincentivo dei proprietari
Tra le novità più significative figura la crescente attenzione verso gli immobili lasciati vuoti. Diversi Comuni, tra cui Torino, stanno sperimentando misure volte a disincentivare la pratica di tenere case sfitte, spesso considerate un problema per il mercato immobiliare e per la vivibilità urbana. Un emendamento recentemente proposto a Torino prevede sanzioni pecuniarie per i proprietari che detengono più di cinque appartamenti vuoti.
Questa iniziativa segue esempi già adottati da città come Genova e Milano, dove regolamenti edilizi aggiornati consentono di applicare multe mirate a stimolare la messa a reddito degli immobili, combattere il degrado e migliorare la disponibilità di alloggi sul mercato.

Un altro settore dove le sanzioni si stanno intensificando è quello del decoro urbano e della sicurezza stradale legata alla manutenzione del verde privato. A Belluno, per esempio, il Comune ha imposto un termine fino al 30 giugno per la potatura di siepi e alberi o la falciatura dei prati confinanti con la strada pubblica. Chi non ha rispettato questa scadenza si è visto recapitare una multa di 200 euro.
La motivazione principale è duplice: garantire il decoro della città e la sicurezza stradale, poiché piante e siepi troppo folte possono nascondere cartelli e segnali, creando pericoli per automobilisti e pedoni. Il principio è che la gestione del verde privato è responsabilità del singolo cittadino, mentre l’amministrazione pubblica non può farsi carico di tutte le aree private. Il mancato rispetto delle norme comporta quindi sanzioni, spesso previste dal codice della strada.
Non meno rilevante è l’intensificarsi delle multe per la gestione errata dei rifiuti. A Palermo, ad esempio, sono stati multati quindici cittadini per aver conferito i rifiuti fuori dagli orari consentiti, con sanzioni da 166 euro a testa. Questi controlli non sono un’eccezione, ma una prassi diffusa, affidata alla Polizia locale che vigila sul rispetto delle norme di raccolta differenziata.
L’importo delle multe varia da Comune a Comune, con soglie che possono partire da 25 euro fino a superare i 150 euro, a seconda della gravità e delle regolamentazioni locali. In questo contesto, il ruolo del senso civico è fondamentale: la collaborazione tra cittadini e forze di polizia locale spesso fa emergere comportamenti scorretti e consente di intervenire efficacemente.