
Canone Rai non pagato, ma è legale un controllo a domicilio - Casalive.it
Canone Rai non pagato, ma un controllo a domicilio è legale? Cosa dice la legge e come puoi difenderti in questi casi.
Il Canone Rai rappresenta un tributo obbligatorio per chiunque sia in possesso di un dispositivo idoneo a ricevere trasmissioni televisive, inclusi televisori, computer con schede TV e apparecchi simili.
Il pagamento di questa imposta avviene tramite l’addebito nella bolletta elettrica, che comprende sia il costo dell’energia sia l’importo del canone stesso. Tuttavia, la questione relativa a eventuali controlli a domicilio per il mancato pagamento del Canone Rai continua a suscitare dubbi e preoccupazioni tra i contribuenti. Ma i controlli a casa sono legali? Quali sono i limiti stabiliti dalla legge e come è possibile difendersi?
Chi può richiedere l’esenzione dal Canone Rai?
La normativa italiana prevede alcune eccezioni riguardo all’obbligo di versare il Canone Rai. Possono essere esentati coloro che non possiedono apparecchi in grado di ricevere programmi televisivi, come ad esempio chi non ha un televisore o dispositivi con sintonizzatore integrato. Per ottenere tale esenzione, è necessario presentare una dichiarazione sostitutiva all’Agenzia delle Entrate, attestando di non possedere dispositivi soggetti al pagamento del canone. Va sottolineato che il semplice utilizzo di piattaforme di streaming su pc, tablet o smartphone non costituisce motivo di pagamento, poiché sono esenti i dispositivi privi di sintonizzatore TV.
La legge, infatti, presume automaticamente che chi ha un’utenza elettrica sia possessore di apparecchi televisivi, e spetta al contribuente dimostrare il contrario richiedendo l’esenzione. Nel momento in cui un contribuente dichiara falsamente di non possedere un apparecchio televisivo per evitare il pagamento del Canone Rai, si configura il reato di falso in atto pubblico. Questa dichiarazione sostitutiva ha valore legale e viene resa sotto la responsabilità personale di chi la firma. La legge prevede sanzioni penali che possono arrivare fino alla reclusione per chi commette questo tipo di frode. Oltre alle conseguenze penali, vi sono anche sanzioni amministrative sotto forma di multe pecuniarie, volte a punire il mancato pagamento illegittimo del tributo.
L’Agenzia delle Entrate dispone di diversi strumenti per verificare la correttezza delle dichiarazioni di esenzione. Ad esempio, incrocia i dati presenti nelle proprie banche dati con quelli delle società di comunicazione e delle piattaforme di Pay TV, come Netflix, Sky o Disney+. La presenza di un abbonamento a questi servizi è un forte indizio del possesso di un televisore o di un dispositivo analogo. In caso di dubbi, l’Agenzia può richiedere chiarimenti scritti al contribuente. Se persiste il sospetto, può emettere un avviso di accertamento, che rappresenta una formale richiesta di pagamento del Canone.

Una domanda frequente riguarda la possibilità che operatori Rai o altri soggetti si rechino presso il domicilio del contribuente per verificare la presenza di un televisore. Secondo la legge, né gli operatori Rai né le società di energia elettrica hanno il diritto di accedere alle abitazioni per effettuare controlli. Gli unici soggetti autorizzati a svolgere controlli a domicilio sono gli ufficiali di polizia giudiziaria, ma solo se muniti di un mandato autorizzato da un giudice o in presenza di fondati sospetti di reato. Tuttavia, tale scenario è estremamente raro nel caso del Canone Rai, poiché le ispezioni domiciliari in ambito fiscale sono solitamente riservate a indagini su grandi evasori.
La Guardia di Finanza ha facoltà di eseguire perquisizioni domiciliari relative al mancato pagamento del Canone Rai, ma solo se dispone di un ordine giudiziario basato su prove concrete di evasione fiscale. In pratica, è molto raro che si proceda a un controllo a domicilio esclusivamente per questa violazione, poiché le verifiche vengono gestite principalmente attraverso controlli documentali e richieste di chiarimenti agli interessati. Le autorità preferiscono quindi risolvere le controversie relative al Canone Rai con metodi meno invasivi, evitando l’uso di misure straordinarie come le perquisizioni domiciliari che richiedono rigorose condizioni legali.