
Bonus porte e porte blindate 2025: aliquote e modalità di accesso (www.casalive.it)
L’acquisto di porte e porte blindate per uso domestico continua a beneficiare di importanti agevolazioni fiscali nel 2025.
Le agevolazioni si articolano principalmente tra il bonus ristrutturazione per porte interne e l’ecobonus dedicato alle porte di ingresso coibentate, con aliquote variabili a seconda della tipologia di immobile e delle tempistiche di spesa.
La Legge di Bilancio 2025 ha innovato il quadro delle detrazioni fiscali sugli interventi edilizi, prevedendo per l’acquisto e la sostituzione delle porte diverse aliquote di detrazione IRPEF:
- 50% di detrazione sulle spese sostenute per l’abitazione principale fino al 31 dicembre 2025 (massimo 96.000 euro di spesa per unità immobiliare);
- 36% di detrazione per le seconde case fino al 31 dicembre 2025 (stesso tetto di spesa);
- Dal 2026 al 2027, la detrazione scende al 36% per l’abitazione principale e al 30% per la seconda casa;
- Dal 2028, la detrazione si uniformerà al 30% per tutte le unità immobiliari, con un limite di spesa ridotto a 48.000 euro.
Le detrazioni sono concesse in dieci quote annuali di pari importo, da recuperare in dichiarazione dei redditi. I pagamenti devono essere effettuati tramite bonifico bancario o postale parlante, con indicazione obbligatoria:
- del riferimento normativo (art. 16-bis del DPR 917/1986),
- del codice fiscale del beneficiario,
- del codice fiscale o partita IVA dell’impresa esecutrice.
È fondamentale conservare tutte le ricevute e la documentazione per eventuali controlli fiscali.
Bonus porte interne e porte d’ingresso blindate
La sostituzione di porte interne, da sola, non dà diritto a detrazioni se è considerata una semplice manutenzione ordinaria. Tuttavia, se la sostituzione rientra in interventi di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo o ristrutturazione edilizia, è possibile fruire della detrazione fiscale prevista per la ristrutturazione.
Ad esempio, nel caso di rifacimento degli impianti dei servizi igienici, la sostituzione della porta del bagno può essere inclusa nell’intervento più ampio e quindi beneficiare del bonus. L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che in tali casi si verifica un effetto di trascinamento, per cui l’intervento di manutenzione ordinaria viene assorbito in quello di categoria superiore.
L’installazione di porte blindate o rinforzate è riconosciuta come intervento finalizzato a migliorare la sicurezza domestica contro furti e aggressioni, rientrando tra le spese agevolabili ai sensi dell’art. 16-bis, comma 1, lettera f del TUIR.
Le detrazioni per questo tipo di intervento seguono gli stessi criteri previsti per le altre ristrutturazioni:
- 50% di detrazione fino al 31 dicembre 2025 per la prima casa;
- 36% per le seconde case nello stesso periodo;
- riduzione progressiva dal 2026 al 30% dal 2028, senza distinzione tra prime e seconde abitazioni.
Le porte blindate sono classificate in sei livelli di sicurezza secondo la norma Uni En 1627, ma la detrazione è accessibile per tutte le classi.

L’Ecobonus si concentra sull’efficientamento energetico e si applica esclusivamente alla sostituzione di porte di ingresso con modelli coibentati, che migliorano la trasmittanza termica dell’immobile.
I requisiti principali per accedere all’ecobonus sono:
- la porta deve separare un ambiente riscaldato da esterni o locali non riscaldati;
- deve rispettare i valori di trasmittanza termica stabiliti per gli infissi;
- l’immobile deve essere dotato di impianto di riscaldamento.
Sono agevolate, per esempio, le porte che separano un appartamento riscaldato da un vano scale non riscaldato o dall’esterno, mentre non rientra l’acquisto di porte posizionate tra vano scale non riscaldato ed esterno.
Le aliquote per l’ecobonus sono:
- 50% di detrazione sulla prima casa fino al 31 dicembre 2025, che scende al 36% nel 2026;
- 36% per le seconde case fino a fine 2025, calando al 30% nel 2026.
Per usufruire dell’ecobonus è necessario effettuare il pagamento con bonifico bancario o postale parlante e inviare la scheda descrittiva all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori. Occorre inoltre conservare fatture, schede tecniche e ricevute per eventuali verifiche.
Chi beneficia delle agevolazioni per porte e serramenti
Le detrazioni fiscali sono riconosciute ai proprietari e a chi detiene diritti reali di godimento sull’immobile (usufrutto, uso, abitazione) al momento dell’inizio dei lavori. Per la detrazione al 50% nel 2025, è necessario che l’unità immobiliare sia adibita ad abitazione principale.
L’Agenzia delle Entrate, nella circolare n. 8/E del 2025, specifica che il familiare convivente o il detentore dell’immobile (ad esempio locatario o comodatario) non può beneficiare della detrazione al 50%, ma può usufruire del 36% nel 2025 e del 30% negli anni successivi.
Viene inoltre precisato che l’abitazione principale include anche la dimora abituale di un familiare convivente.