Il mercato dell’illuminazione offre una grande varietà di lampadine, ma come scegliere quelle giuste per la propria abitazione? Le lampadine ad incandescenza erano le più utilizzate per gli ambienti domestici ma sono state vietate dal mercato europeo a partire dal 2012, per lasciare posto alle lampadine a risparmio energetico, in quanto avevano lo svantaggio di surriscaldarsi e consumare troppa energia.

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Cosa sapere prima di scegliere una lampadina

Prima di scegliere una lampadina, bisogna valutare attentamente alcuni parametri: l’attacco, il tipo di lampadina, la potenza in watt (W), la luminosità in lumen (lm), la diffusione della luce in candele (cd), la temperatura di colore in gradi Kelvin (°K) e molto altro ancora. Più alto è il valore di potenza, maggiore è il consumo energetico. Il consumo di energia va da A++++, il più basso garantito, fino a G per le lampadine energivore.

Per quanto riguarda la temperatura di colore, più alto è il valore e più fredda è la sfumatura: 6500°K corrisponde alla luce del giorno, 4000°K corrisponde alla luce morbida, 2700°K corrisponde alla luce calda. Stesso discorso vale per la luminosità espressa in lumen e per la diffusione della luce in candele (1 cd equivale alla luce diffusa da una sola candela).

Tipi di lampadine e utilizzo

Le lampadine sono suddivise in quattro famiglie principali e si distinguono per il loro consumo energetico e per la loro durata di vita. Vediamo insieme quali sono.

Lampadina ad incandescenza

Come già detto precedentemente, la lampadina ad incandescenza era quella più comune, ma oggi è completamente scomparsa per il suo essere energivora. Tuttavia, è ancora possibile trovare in giro alcune lampadine ad incandescenza destinate ad un uso meramente decorativo.

Lampadina alogena

La lampadina alogena è diventata nel tempo l’alternativa alla lampadina ad incandescenza, per la sua forma molto simile. La qualità della luce è alta e il consumo basso. Grazie al fascio brillante che emette, questo tipo di lampadina trova largo impiego nei luoghi di passaggio, ed è possibile utilizzarla anche all’aperto poiché non teme il freddo.

Esiste anche una versione più economica che permette di risparmiare circa il 20-30% in più rispetto ad una lampadina alogena tradizionale. Tra gli altri vantaggi, abbiamo una durata di vita abbastanza lunga (tra le 1000 e 5000 ore) e l’accensione immediata.

Lampadina fluorescente compatta

La lampadina fluorescente compatta è anche conosciuta per essere definita lampadina a basso consumo energetico. Il consumo di energia è quattro volte inferiore rispetto a quello delle lampadine a incandescenza, ovvero l’80% del risparmio per una vita di 6.000-12.000 ore. L’unica pecca è che non si accende rapidamente e mal sopporta accensioni e spegnimenti frequenti, per cui sarebbe meglio utilizzarla negli ambienti dove si trascorrono molte ore al giorno, come il salotto o la cucina.

Inoltre, può essere potenzialmente dannosa se utilizzata ad una distanza inferiore a 30 cm. Tra i vantaggi, possiamo citare la vasta varietà di forme, colori e dimensioni, oltre alla possibilità di utilizzare un dimmer su alcuni modelli.

Lampadina a LED

La lampadina a LED, oltre ad essere quella più economica in commercio, dura 5 volte in più rispetto ad una lampadina fluorescente compatta: la sua durata, infatti, può raggiungere addirittura le 30.000 ore.

Siccome si illumina rapidamente ed è resistente alle temperature più rigide, può essere adoperata sia negli spazi interni che in quelli esterni. Essendo molto potente, questo tipo di lampadina è naturalmente più energivora rispetto al modello sopracitato. Il colore blu può essere fototossico, soprattutto per i bambini, per cui è meglio prediligere sempre il bianco.

Infine, esistono lampadine specifiche per esigenze particolari, come l’illuminazione degli elettrodomestici e le piccole attrezzature, tra le quali torce e luci notturne.

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Nando Gravino

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Nando Gravino

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