
Il ragno che mette a rischio la salute - casalive.it
Allerta in Italia: la presenza di un nuovo ragno costituisce un pericolo. Il rischio è per l’alto livello di velenosità.
In Italia, la presenza di ragni velenosi suscita da sempre timori e preoccupazioni, soprattutto per la potenziale pericolosità di alcune specie. Tra tutte le oltre 1600 specie di aracnidi presenti nel Paese, due ragni in particolare – la malmignatta (Latrodectus tredecimguttatus) e il ragno violino (Loxosceles rufescens) – rappresentano una minaccia significativa per la salute umana. La loro diffusione e le caratteristiche del loro veleno richiedono un’attenzione particolare, soprattutto nelle regioni più calde e rurali del Centro e Sud Italia.
La malmignatta: habitat, riconoscimento e pericolosità
La malmignatta, nota anche come vedova nera mediterranea, è un ragno dal corpo nero lucido caratterizzato da tredici macchie rosse brillanti sul dorso, segnale aposematico che avverte i potenziali predatori del suo veleno potente. Le femmine, che possono raggiungere i 15 mm di lunghezza, sono molto più grandi dei maschi e sono quelle responsabili dei morsi pericolosi per l’uomo.
Questo ragno predilige ambienti caldi, secchi e aridi, tipici della macchia mediterranea: prati incolti, pietraie, muretti a secco e zone costiere. È diffusa in molte regioni italiane, tra cui Liguria, Toscana, Lazio, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia, Puglia, Sardegna e Marche. La sua presenza nelle campagne rende particolarmente a rischio i lavoratori agricoli che possono trovarla tra gli attrezzi o durante la raccolta.

Il veleno della malmignatta è neurotossico, contenendo α-latrotossina, che interferisce con le membrane delle cellule nervose provocando il cosiddetto latrodectismo. I sintomi del morso si manifestano subito e includono dolore intenso, sudorazione, nausea, febbre, cefalea e crampi muscolari. Nei soggetti vulnerabili, come bambini, anziani o persone con patologie preesistenti, il morso può provocare complicazioni gravi fino allo shock anafilattico, anche se i decessi sono estremamente rari.
Il morso della malmignatta è immediatamente doloroso e può durare per uno o due giorni. L’intervento medico tempestivo è fondamentale: il primo soccorso prevede la pulizia della ferita e l’applicazione di ghiaccio per alleviare il dolore, seguito dall’ospedalizzazione se necessario, soprattutto per la somministrazione dell’antidoto nelle forme più gravi.
Il ragno violino: caratteristiche, sintomi e rischi
Il ragno violino (Loxosceles rufescens), anch’esso velenoso e presente in tutto il territorio italiano, è un aracnide di dimensioni contenute (fino a 9 mm di corpo, 4-5 cm con le zampe) dal colore bruno-giallastro con la caratteristica macchia a forma di violino sul cefalotorace, da cui prende il nome.
Notturno e schivo, non è aggressivo e morde solo se si sente intrappolato, ad esempio quando si nasconde in scarpe, vestiti o biancheria. Il morso è spesso indolore all’inizio e i primi sintomi compaiono dopo 30-60 minuti, manifestandosi con dolore localizzato, arrossamento, gonfiore e, nei casi più gravi, vescicole e necrosi cutanea. La sindrome più temuta è il loxoscelismo, caratterizzato da lesioni cutanee che possono evolvere in ulcere necrotiche, accompagnate in rari casi da sintomi sistemici come febbre, nausea, mal di testa e, nei soggetti fragili, anche complicazioni gravi.
Il morso del ragno violino non sempre comporta l’inoculazione del veleno, e in molti casi provoca solo un lieve arrossamento. Tuttavia, quando il veleno viene inoculato in quantità significativa, può causare danni cutanei estesi che richiedono anche trattamenti chirurgici. Dal 2015 si registrano in Europa casi molto rari di decessi attribuiti a questo ragno, anche se spesso legati a condizioni cliniche preesistenti.
In caso di morso, è importante mantenere la calma per evitare che l’aumento del battito cardiaco favorisca la diffusione del veleno. Immobilizzare l’arto colpito e rivolgersi immediatamente al 118 o al pronto soccorso sono azioni essenziali. Evitare rimedi casalinghi come succhiare il veleno o applicare ghiaccio in modo eccessivo.