
L’auto-sabotaggio: il nemico invisibile della crescita personale(www.casalive.it)
L’estate non è più soltanto un’occasione di pausa e relax, ma si conferma come un momento ideale per riflettere profondamente su sé stessi.
Spesso al rientro dalle ferie si avverte una sensazione di stanchezza, disillusione o una vera e propria crisi esistenziale legata al lavoro. In questo contesto, prendersi del tempo per riscoprire cosa si desidera davvero dalla propria esistenza diventa fondamentale per avviare un percorso di trasformazione autentica.
Per molti la voglia di cambiamento è reale ma incontra un ostacolo invisibile e subdolo: l’auto-sabotaggio. Si tratta di quella voce interiore che mette in dubbio le proprie capacità e giustifica il rinvio delle azioni con frasi come “non è il momento giusto” o “non ne sono capace”. Gli esperti dell’Accademia Crescita Personale – Meritidiesserefelice, in particolare Alessandro Da Col e Alessandro Pancia, sottolineano che proprio questo meccanismo rappresenta la barriera principale tra la realtà attuale e la vita desiderata.
«Ci sabotiamo soprattutto nei momenti in cui potremmo esprimerci al meglio», spiegano i due coach. Questa dinamica nasce da convinzioni limitanti radicate nel nostro “sistema operativo” personale, sviluppato nel corso dell’infanzia, degli anni scolastici e delle esperienze lavorative. Tuttavia, la buona notizia è che questi schemi mentali possono essere modificati se si impara a riconoscerli e ad affrontarli.
Il primo passo è quindi l’osservazione consapevole: dove si percepisce il blocco? Quale racconto ci stiamo facendo in quei momenti? Ci sostiene o ci limita?
Tre esercizi mentali da praticare durante l’estate per cambiare vita
L’estate è il momento perfetto per iniziare a sviluppare la capacità di self-leadership, ovvero la competenza di guidare sé stessi senza aspettare che le circostanze esterne cambino. Non è necessario stravolgere tutto in un colpo solo, ma è efficace iniziare con piccoli esercizi quotidiani che aprano nuove prospettive e rompano i vecchi schemi.
1. Rompere l’inerzia con una micro-azione
Individuare un compito o un obiettivo rimandato da tempo e annotarlo, ad esempio “chiudere un progetto complesso” o “affrontare una conversazione difficile con il capo”. Poi, definire una micro-azione realizzabile in meno di 10 minuti (aprire un documento, scrivere l’incipit, fare una telefonata) e dedicarsi a questa azione impostando un timer di 7 minuti. Spesso, superato questo momento iniziale di resistenza, si continuerà spontaneamente oltre il limite prefissato, perché si è già superato il blocco della procrastinazione.
2. Riprogettare la propria agenda con consapevolezza
Prendere il calendario settimanale e per ogni appuntamento o attività già programmata, porsi delle domande chiave: “Cosa voglio ottenere in quell’ora? Perché è importante per me? Con quale stato d’animo voglio affrontarla?”. Rinominarle con etichette più motivanti, ad esempio trasformare “Amministrazione” in “Mettere ordine per liberare tempo e mente”. In questo modo, il calendario diventa una vera e propria guida che ricorda i propri obiettivi e sostiene il focus, trasformando la semplice lista di impegni in uno strumento di orientamento personale.
3. Conoscere meglio sé stessi attraverso l’intelligenza emotiva
Per sette sere consecutive, prima di andare a dormire, è utile rispondere a tre domande: qual è stata l’emozione più intensa della giornata (può essere frustrazione, gratitudine, ansia, entusiasmo), cosa l’ha scatenata (una persona, un pensiero, un evento), e come si è reagito rispetto a quella emozione. Inoltre, riflettere su come si sarebbe voluto reagire e cosa si può imparare da questa esperienza emotiva.
Questo esercizio consente di acquisire una mappa chiara delle emozioni ricorrenti, dei trigger e del proprio potenziale di gestione emotiva. Allenando quotidianamente l’intelligenza emotiva in questo modo, senza giudizio o repressione, si sviluppa la capacità di osservare sé stessi con consapevolezza e di guidare meglio le proprie scelte e azioni.

La self-leadership non è solo un concetto astratto, ma un’abilità concreta che si costruisce giorno dopo giorno attraverso piccoli gesti e riflessioni. L’estate, con la sua sospensione dalla routine e dal caos quotidiano, offre l’opportunità di sperimentare questi esercizi e di iniziare un vero percorso di cambiamento.
Riscoprire cosa si vuole davvero dalla propria vita significa soprattutto allenare la capacità di ascoltarsi, di osservare i propri meccanismi interiori e di agire con consapevolezza, superando l’auto-sabotaggio e le convinzioni limitanti. Solo così si può trasformare la voglia di cambiamento in una realtà concreta e duratura.