
Benzina, perché rischiamo di pagare il doppio nei prossimi mesi - Casalive.it
Cresce la preoccupazione per la benzina: il prezzo potrebbe presto aumentare e di molto, cosa sta accadendo.
L’arrivo di settembre segna, per molti, il ritorno in città, alla vita quotidiana per certi versi frenetica. Torniamo, dopo settimane, a spostarci più frequentemente con la macchina e questo ha un certo risvolto sulle nostre finanze. Inoltre, le minacce sul possibile aumento dei costi della benzina non fanno dormire a sonni tranquilli tanti italiani.
Spostarsi con l’auto, per tanti lavoratori o studenti, non è una scelta: le distanze sono troppo ampie e magari i servizi pubblici insufficienti. Ecco perché il costo della benzina potrebbe impattare e non poco sullo stipendio e aumentare le preoccupazioni di tanti italiani.
Perché potremmo pagare il doppio la benzina
Gli aumenti della benzina, del resto, non riguardano il singolo automobilista, ma influenzano tutta l’attività produttiva di un Paese, con il rischio concreto di vedere aumentare tutti i beni, anche di prima necessità, che troviamo nei nostri negozi. C’è, se vogliamo chiamarla “anomalia”, che riguarda il nostro Paese: nonostante i prezzi stabili in campo internazionale, i costi in Italia continuano ad essere alti (e a crescere).
Ma perché, dunque, continuiamo a pagare alcuni dei prezzi più alti d’Europa anche se il costo del greggio sta calando? La risposta non è semplice e a questo caos si unisce una politica dei prezzi poco incisiva che permette ad alcuni distributori di inserire costi da capogiro. Questa incertezza genera soltanto altra preoccupazione: dovremo inserire, nei prossime mesi, la spesa per la benzina tra i costi più alti mensili?

Secondo il Codacons, i prezzi negli ultimi mesi sarebbero calati del 2% ma a fronte di una discesa del costo del petrolio del 16% da giugno. Un calo per certi impercettibile e che potrebbe risentire della logica di mercato dei vari grandi brandi delle stazioni di rifornimento. Anche le scorte di greggio sarebbero aumentate, tanto da non lasciare molto spazio alle giustificazioni sui costi alti.
Se consideriamo gli ultimi 5 anni, ad esempio, la benzina è aumentata del 21,7% (1,701 di oggi contro 1,398 di 5 anni fa) e il gasolio è aumentato del 27% (1,631 oggi contro 1,284 di 5 anni fa). Tradotti, sono più di 17 euro in un arco di tempo non vastissimo. Rispetto a 5 anni fa, come conferma QuiFinanza, il pieno costa dai 15 ai 17,5 euro in più, un aumento che ha pochi paragoni in Europa.
Del resto anche i dati della Commissione UE parlano chiaro: per l’Italia +6% rispetto alla media europea per la benzina, mentre per il diesel +7%. Occorre trovare una soluzione prima dell’arrivo dell’autunno oppure gli italiani pagheranno un salasso nei prossimi mesi.