
Il pericolo di mercurio nel tonno in scatola - casalive.it
Mercurio nel tonno in scatola, tutte le marche positive.I risultati delle analisi e quello che rivelano: i dati sono del tutto inaspettati.
Un recente studio tedesco ha messo sotto la lente di ingrandimento il contenuto di mercurio nel tonno in scatola, alimentando un dibattito già acceso in Italia e in Europa sulle implicazioni per la salute pubblica di questo contaminante. L’indagine ha coinvolto 29 prodotti a base di tonnetto striato (Katsuwonus pelamis), specie ampiamente impiegata per le conserve ittiche, analizzando in modo approfondito la presenza di metilmercurio, la forma più tossica e facilmente assorbita dall’organismo.
Presenza diffusa di mercurio nel tonno in scatola: i risultati del test
Il test, condotto tra aprile e maggio 2025 da Öko-Test, ha rilevato tracce di mercurio in tutte le confezioni esaminate, confermando che questo metallo pesante è un elemento purtroppo costante nelle scatolette di tonno disponibili sul mercato europeo. L’indagine si è concentrata esclusivamente su prodotti al naturale, escludendo quelli conservati in olio o arricchiti con altri ingredienti, per garantire un confronto omogeneo.
L’analisi è stata effettuata con metodi certificati a livello internazionale (DIN EN 15763 per il mercurio totale e IC-ICP-MS per il metilmercurio) presso laboratori specializzati. Il parametro di riferimento è stata la dose settimanale tollerabile (TWI) fissata dall’EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) a 1,3 microgrammi per chilogrammo di peso corporeo.

Nonostante la presenza ubiquitaria di mercurio, la maggior parte dei prodotti ha ottenuto una valutazione complessivamente buona, risultando al di sotto della soglia di rischio ipotizzando un consumo settimanale di una lattina da parte di un adulto di 60 kg. Tuttavia, due prodotti, entrambi di marchi tedeschi, hanno mostrato livelli di metilmercurio tali da superare il limite di sicurezza, configurando potenziali rischi per la salute in caso di assunzione abituale.
È importante sottolineare che nessun campione ha violato i limiti legali vigenti per il contenuto di mercurio negli alimenti. Tuttavia, i valori riscontrati in questi due casi sollevano interrogativi, soprattutto per categorie vulnerabili come donne in gravidanza, in allattamento e bambini piccoli, nei quali gli effetti neurotossici del metilmercurio possono essere particolarmente dannosi.
Le autorità sanitarie italiane ed europee effettuano un controllo continuo sui livelli di mercurio nel pesce, ma i risultati di questo test suggeriscono la necessità di intensificare tali monitoraggi e di migliorare la comunicazione verso i consumatori, affinché siano informati sui potenziali rischi e sulle buone pratiche di consumo.
Caratteristiche del tonnetto striato e raccomandazioni per il consumatore
Il tonnetto striato viene considerato una scelta relativamente più sicura rispetto ad altre specie di tonno, come il tonno pinna gialla o il tonno rosso, poiché tende ad accumulare meno mercurio. Ciò è dovuto a fattori biologici: dimensioni ridotte, ciclo vitale breve e posizione più bassa nella catena trofica.
Tuttavia, la presenza di mercurio è inevitabile anche in questa varietà, come dimostrato dal test. Per questo motivo, è consigliabile variare il consumo di pesce, evitando di concentrarsi esclusivamente sul tonno in scatola o su specie a maggior rischio di contaminazione.
L’EFSA continua a fornire linee guida aggiornate per il consumo sicuro di prodotti ittici, sottolineando l’importanza di rispettare le dosi settimanali consigliate per ridurre l’esposizione al mercurio e altri contaminanti presenti nell’ambiente marino.
L’inchiesta di Öko-Test rappresenta un richiamo alla prudenza e all’informazione consapevole, elementi fondamentali per tutelare la salute dei consumatori europei, soprattutto nelle categorie più sensibili, e per guidare scelte alimentari più sicure e sostenibili.