
Gomme da masticare fanno male (www.casalive.it)
Il consumo di gomme da masticare è una pratica diffusissima dopo i pasti o durante la giornata, quando non è possibile lavarsi i denti.
Il consumo di gomme da masticare è una pratica diffusissima, soprattutto dopo i pasti o durante la giornata, quando non è possibile lavarsi i denti. Tuttavia, una recente ricerca dell’American Chemical Society ha evidenziato la presenza di microplastiche all’interno di molti chewing gum in commercio, sollevando importanti interrogativi riguardo ai potenziali rischi per la salute derivanti dal loro consumo abituale.
Le microplastiche nei chewing gum: cosa sono e perché sono presenti
Secondo lo studio, che sarà presto pubblicato sul Journal of Hazardous Materials Letters, le gomme da masticare rilasciano nella saliva migliaia di particelle di microplastiche. Queste sono frammenti di polimeri, composti chimici noti per la loro resistenza e flessibilità, con dimensioni variabili dai 5 millimetri a un micrometro. Sebbene nella maggior parte dei casi si tratti di polimeri di origine sintetica, alcune gomme contengono anche varianti naturali, di origine vegetale, utilizzate per migliorare consistenza, elasticità e sapore del prodotto.

“Nel chewing gum il polimero plastico è utilizzato come ingrediente. Il nostro obiettivo non è allarmare, ma valutare la quantità di microplastiche presenti nelle gomme da masticare presenti in commercio,” ha spiegato Sanjay Mohanty, autore della ricerca.
Lo studio ha analizzato dieci marche di gomme da masticare diffuse negli Stati Uniti, suddivise tra prodotti sintetici e naturali. In tutti i campioni, però, le etichette non riportavano dettagli sugli ingredienti o sui processi di lavorazione relativi ai polimeri presenti. I risultati hanno mostrato che ogni grammo di gomma sintetica rilascia in media circa 100 microplastiche nella saliva, con il 94% di queste particelle liberate entro gli otto minuti dall’inizio della masticazione.
Il dottor Mohanty ha sottolineato come l’esposizione quotidiana alle microplastiche non sia un fenomeno nuovo: “Inaliamo, ingeriamo e beviamo oltre 250.000 particelle di plastica all’anno senza saperlo, quindi la presenza di microplastiche nei chewing gum non è sorprendente.” Ha comunque aggiunto che non bisogna creare allarmismi ingiustificati, poiché le gomme da masticare sono considerate sicure da oltre un secolo e sono prodotte con ingredienti approvati dalla Food and Drug Administration (FDA).
Nonostante la sicurezza generale riconosciuta, la presenza di microplastiche apre a riflessioni sul possibile impatto a lungo termine sulla salute. L’ingestione costante di queste particelle può contribuire all’accumulo di microplastiche nell’organismo, la cui influenza su processi biologici e metabolici è ancora oggetto di approfondimento scientifico.
Inoltre, l’uso frequente di gomme da masticare può provocare tensioni eccessive nella muscolatura mandibolare, con conseguenze come dolore, affaticamento e, in alcuni casi, disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare. Il consumo eccessivo può anche alterare la flora orale o portare a disturbi digestivi, poiché la saliva prodotta stimola la secrezione gastrica anche in assenza di cibo.
Ridurre il consumo di chewing gum, quindi, può essere consigliato non solo per limitare l’ingestione involontaria di microplastiche, ma anche per prevenire effetti negativi legati a posture mandibolari scorrette e problemi digestivi.