
Non installare il condizionatore così altrimenti finisci nei guai - Casalive.it
Non puoi installare il condizionatore in questa maniera, rischi davvero grosso: sia per disposizioni condominiali che comunali.
L’installazione di un condizionatore in condominio è un tema che spesso genera dubbi e controversie tra proprietari e amministratori.
La normativa vigente, in particolare l’articolo 1122 del Codice Civile, regola con precisione i limiti e le condizioni da rispettare per non compromettere la convivenza e l’estetica dell’edificio.
Condizionatore in condominio: cosa prevede la legge
Il proprietario di un’unità immobiliare ha il diritto di installare un impianto di condizionamento all’interno della propria abitazione, anche se si trova in un contesto condominiale. Tuttavia, questo diritto non può ledere i diritti degli altri condomini né arrecare danni alle parti comuni o all’aspetto architettonico dell’edificio. L’articolo 1122 del Codice Civile specifica che il condomino non può effettuare opere che compromettano la stabilità, la sicurezza o il decoro architettonico del condominio. Questo significa che, pur avendo libertà di installazione, devono essere rispettati cinque limiti fondamentali:
- Informare preventivamente l’amministratore di condominio.
- Non alterare il decoro estetico della facciata o delle parti comuni.
- Evitare di arrecare disturbo ai vicini, in particolare per quanto riguarda la rumorosità.
- Osservare le distanze minime tra balconi e finestre, specialmente per installazioni sulla facciata.
- Rispettare la normativa locale e ottenere eventuali autorizzazioni comunali.
Sebbene montare un condizionatore sul proprio balcone non richieda l’autorizzazione esplicita dell’assemblea condominiale, è obbligatorio informare l’amministratore, che a sua volta riferirà in assemblea. La tutela del decoro architettonico rappresenta un punto delicato: se l’assemblea ritiene che il nuovo impianto possa danneggiare l’aspetto dell’edificio, può esprimere il proprio dissenso. In alcuni casi potrebbe essere necessario il parere di un perito tecnico per valutare l’impatto dell’installazione. Per minimizzare le contestazioni, è consigliabile posizionare l’unità esterna del condizionatore su balconi che si affacciano verso l’interno del condominio, così da ridurre l’impatto visivo sulla facciata principale.

Oltre agli aspetti estetici, un altro fattore importante da considerare è la rumorosità dell’impianto. Il Codice Civile vieta qualsiasi emissione sonora che superi la normale tollerabilità, parametro che può essere accertato tramite una perizia fonometrica. Per questo motivo, al momento dell’acquisto è opportuno scegliere un modello di condizionatore caratterizzato da un basso livello di rumorosità, per non creare disagi ai vicini. Le distanze minime da rispettare sono sancite dall’articolo 905 del Codice Civile, che impone che l’unità esterna non possa essere installata sotto il balcone dell’appartamento al piano superiore, per non ledere la proprietà altrui.
La distanza minima da mantenere è di almeno 1,5 metri per garantire la corretta fruibilità degli spazi e preservare le vedute panoramiche. Infine, è fondamentale ricordare che, oltre al rispetto del Codice Civile, l’installazione di un condizionatore potrebbe richiedere specifiche autorizzazioni comunali o il rispetto di regolamenti edilizi locali, soprattutto se riguarda edifici sottoposti a vincoli paesaggistici o storici. Conoscere queste regole è indispensabile per ogni proprietario che desideri installare un condizionatore senza incorrere in contenziosi o sanzioni, garantendo così il proprio comfort senza compromettere la convivenza condominiale e l’estetica dell’edificio.