
I controlli dell'Agenzia delle Entrate tramite l'Intelligenza Artificiale - (casalive.it)
Sono sempre più sofisticati i metodi adottati per scovare i trasgressori fiscali. Ora emerge l’utilizzo dell’intelligenza artificiale
Da aprile 2025, l’Agenzia delle Entrate ha avviato un’intensificazione dei controlli fiscali rivolti alle partite IVA, ponendo particolare attenzione alla verifica delle fatture elettroniche emesse e ricevute da professionisti, lavoratori autonomi e piccole imprese. L’iniziativa, sviluppata in collaborazione con Sogei, punta a contrastare l’evasione fiscale mediante l’analisi incrociata e dettagliata dei dati fiscali presenti nel sistema.
Questa nuova fase di controlli sfrutta i dati raccolti attraverso il Sistema di Interscambio (SdI), la piattaforma digitale utilizzata per la trasmissione delle fatture elettroniche, rendendo le verifiche sempre più rapide ed efficaci. I controlli si basano su modelli predittivi e automatizzati che permettono all’amministrazione fiscale di individuare in tempo reale eventuali discrepanze tra quanto dichiarato dai contribuenti e quanto effettivamente registrato nel sistema.
Le modalità di controllo
L’obiettivo principale di questa iniziativa è garantire coerenza, trasparenza e correttezza tra i dati riportati nelle fatture elettroniche e quelli inseriti nelle dichiarazioni fiscali. In particolare, l’Agenzia delle Entrate intende:

-
Verificare l’inerenza delle spese: ovvero accertarsi che le spese riportate nelle fatture siano effettivamente collegate all’attività lavorativa svolta dal titolare della partita IVA. Spese personali o non pertinenti all’attività potrebbero essere contestate.
-
Controllare la coerenza tra le fatture e le dichiarazioni: ogni importo inserito nelle dichiarazioni IVA e dei redditi dovrà combaciare con quanto riportato nei documenti fiscali elettronici.
-
Analizzare il contenuto delle fatture: viene esaminato anche il linguaggio utilizzato nelle descrizioni, per verificare che i beni o servizi indicati siano compatibili con la natura dell’attività del contribuente.
Questo sistema permette di agire in modo mirato, segnalando solo i contribuenti con anomalie evidenti, evitando quindi controlli generici e indiscriminati.
I controlli sono condotti attraverso strumenti automatizzati, in grado di scansionare in maniera massiva i dati fiscali dei soggetti passivi IVA. Le anomalie vengono rilevate confrontando le informazioni presenti nelle fatture elettroniche (emesse e ricevute) con quelle delle dichiarazioni annuali. Se emergono discrepanze, il sistema invia in automatico una comunicazione di compliance, cioè un avviso bonario con cui si invitano i contribuenti a chiarire la propria posizione.
In questa prima fase, la strategia adottata dall’Agenzia non è repressiva, ma orientata alla collaborazione preventiva. Il contribuente, infatti, ha la possibilità di regolarizzare spontaneamente la propria posizione, correggendo eventuali errori senza incorrere in sanzioni pesanti, soprattutto se si agisce entro i termini stabiliti.
Per evitare spiacevoli conseguenze e garantire una gestione fiscale in linea con le normative, le partite IVA sono invitate ad adottare alcuni comportamenti virtuosi:
-
Tenere la contabilità in modo ordinato: conservare tutta la documentazione fiscale, dalle fatture alle ricevute, in formato digitale e facilmente accessibile.
-
Verificare periodicamente le proprie fatture: controllare che le descrizioni siano chiare, i codici IVA corretti e che non ci siano incongruenze tra le fatture emesse e quelle inserite in dichiarazione.
-
Affidarsi a un consulente fiscale: un commercialista può effettuare controlli preventivi, segnalare eventuali rischi e supportare nella gestione delle comunicazioni di compliance.